Cronaca
FABRIANO FRIDAYS FOR FUTURE: DOMANI LA MARCIA DEI GIOVANI PER IL CLIMA
26 Settembre 2019
Gli studenti della città tornano in piazza domani: una marcia per la giustizia climatica e sociale
FABRIANO, 26 settembre 2019 – “Non c’è un pianeta B” e “Ridateci il nostro futuro“: questi alcuni degli striscioni dei ragazzi delle scuole superiori (e non) creati per il sit-in dello scorso marzo ,quando primo sciopero per il clima cittadino legato alla protesta della giovane attivista svedese Greta Thunberg.
Proprio per questo spirito di urgenza e di necessità domani, gli studenti delle scuole secondarie del territorio scioperaranno, scendendo in piazza per chiedere giustizia climatica e sociale.
“Global strike for Future” quindi, e domani mattina studenti in piazza per chiedere alla politica a tutti i livelli di iniziare a progettare un cambiamento legato allo sfruttamento delle risorse del pianeta.
Una protesta che per l’occasione si trasformerà in marcia, partendo alle 9 circa da piazza del Comune, compiendo un anello che attraversarà corso della Repubblica, via Zobicco, Via Balbo, via Mamiani, piazza Garibaldi fino al ritorno in piazza del Comune.
“Noi continueremo la nostra mobilitazione finché le cose non cambieranno a livello politico – spiegano gli organizzatori di Fridays For Future Fabriano– questo perché crediamo fortemente che i giovani possano influenzare direttamente e con forza le cose del mondo. Non crediamo che sia necessario che siano i giovani a pensare il modo il nuovo modo di vivere, produrre e relazionarsi nel rispetto del nostro pianeta. Giustizia sociale e climatica quindi. Il nostro è un pensiero che non deve lascinare indietro nessuno, inclusivo, multiculturale e che si occupi della società per intero”.
Last Friday over 4 million people striked for the climate.
This Friday we do it again!
170 countries and 6383 events so far in #weekforfuture
Find or register your strike at https://t.co/G06WbXNvl1 or local websites.
Spread the word!#FridaysForFuture #ClimateStrike pic.twitter.com/VXCnPQzw6a— Greta Thunberg (@GretaThunberg) September 25, 2019
(s.s.)
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