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FABRIANO “IL POSTO DOVE VIVO”, LA FONDAZIONE CASOLI TORNA CON E-STRAORDINARIO FOR KIDS

FABRIANO, 13 settembre 2019Torna per il settimo anno consecutivo il progetto E-STRAORDINARIO for Kids,  ideato dalla Fondazione Ermanno Casoli (FEC) è pensato per i figli dei dipendenti di Elica tra i 6 e i 10 anni.

Francesco Casoli

“I risultati ottenuti – spiega il Presidente di Elica Francesco Casoli – e legati alla FEC, dimostrano che l’arte è fonte di innovazione e potente attivatore di pensiero e, come tale, svolga un ruolo fondamentale per la formazione e la crescita delle nuove generazioni. Siamo felici di poter offrire ai figli dei nostri collaboratori un’occasione di creazione e sperimentazione, insieme a un duo artistico molto apprezzato nell’ambito dell’arte contemporanea.”

Protagonisti quest’anno il duo di artisti Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente). Il progetto, a cura di Marcello Smarrelli, dal titolo Il posto dove vivo, nasce con l’obiettivo di far riflettere i partecipanti sul legame che ognuno di noi sviluppa con determinati luoghi.

Al centro di tutto ci saranno foto ed immagini, per ricordare “luoghi del cuore”, per un viaggio”, alla scoperta della funzione che questi scorci esercitano dentro di noi inizierà dalle mappe automobilistiche, turistiche o geografiche e dalle foto che i bambini avranno raccolto, durante l’estate, su invito degli artisti.

Obbiettivo del workshop costruire uno storytelling con le mappe tagliate e riunite in modo casuale se ne costruiranno di nuove, a testimonianza delle storie individuali di ogni partecipante, dalle quali emergerà con evidenza come il racconto della vita di ognuno di noi è costituito dall’intreccio dei luoghi e delle esperienze fatte durante il nostro percorso, che si intrecciano a loro volta con i luoghi e le esperienze di tante altre persone.

Il risultato sarà la creazione di tre grandi mappe che, non avendo più la funzione di orientare e indicare i luoghi, rappresenteranno una nuova geografia dell’anima in cui si mescolano le esperienze di tutti i partecipanti.

“La ricerca artistica di Bianco – Valente – spiega Marcello Smarrelli – si basa sull’analisi dei fenomeni legati alla visione e alla percezione, partendo dal concetto di dualità corpo-mente, in cui il corpo è inteso come struttura ‘finita’ nello spazio e nel tempo, mentre la mente – con il suo portato di informazioni, emozioni, ricordi – si presenta immateriale e sfuggente. In questa pratica il viaggio, sia reale che immaginario, diventa un elemento simbolico particolarmente importante per la sperimentazione delle loro teorie.”

(redazione)

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