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Cronaca

FABRIANO InAcquarello, il bilancio della dodicesima edizione

Orizzonte 2022: resta da sciogliere il nodo “accoglienza”, con una città che perde posti letto e possibilità di accoglienza

FABRIANO, 19 giugno 2021 – Si è conclusa nei giorni scorsi la dodicesima edizione di FabrianoInAcquarello. Anche quest’anno, per la seconda volta, il convegno è stato riorganizzato in versione webinar digitale, una operazione obbligata che ha tuttavia consolidato il consenso che la manifestazione riscuote ogni anno, decuplicandone di fatto la visibilità ed il ruolo nel mondo.

Otto giorni di appuntamenti digitali dal 30 al 7 giugno, 102 appuntamenti in calendario, performance artistiche dei grandi maestri internazionali, conferenze dalla storia dell’acquarello alla presentazione dell’acquarello iperrealista, acquarello contemporaneo russo, tavole rotonde di applicazione dell’arte in etica, filosofia, terapia e interrelazione.

Uno dei momenti online di Fabriano InAcquarello 2021

Il convegno si è concluso domenica 7 giugno con una kermesse di 14 ore continuative di presentazione degli artisti appartenenti ad una parte degli 80 paesi.

Nei giorni della dodicesima edizione 140.000 visualizzazioni su YouTube, numeri che cresceranno anche nel corso dell’anno con le visualizzazioni post evento. 16.000 membri hanno seguito il convegno attraverso il gruppo Facebook di FabrianoInAcquarello e 5.000 da Instagram

Durante il convegno è stata ufficializzata la Piattaforma Internazionale dell’Acquarello, una directory che in coordinamento con il Museo Internazionale dell’Acquarello (unico a mondo e a Fabriano), durante l’anno del Covid è stata incrementata tanto da divenire punto di smistamento di informazioni e raccordo dell’acquarello internazionale.

«Una manifestazione con tanti punti di forza – osservano dall’organizzazione – tra i primi quello della carta di Fabriano, che attraverso la sua storia millenaria è la radice che ci lega a questa terra ed è da sempre il nostro più importante ambasciatore nel Mondo. La scelta fatta dal marketing della allora “Cartiera Miliani” di usare il nome della città come brand di prodotto, è stato un dono immenso. La disponibilità della città, capace di accogliere gli artisti internazionali e aprire musei, chiese ed occasioni di socialità».

Ma anche punti negativi, da comprendere per cercare di pensare in prospettiva 2022: «Il Museo dell’Acquarello, doveva essere la “casa degli Artisti”, il luogo accogliente ed attrattivo non solo una volta all’anno ma durante tutti i weekend dell’anno, non decolla. La Regione Marche – spiega l’organizzazione di Fabriano InAcquarello –  ha riconosciuto la sua esistenza, ma è chiuso da 2 anni e gli allestimenti e la sede allestita in via provvisoria nel 2017, non sono a norma e inadeguati al ruolo e all’importanza che il museo è nelle aspettative di un pubblico che viene di fatto respinto. Altro nodo quello dell’accoglienza: il numero dei posti letto in città è in continua diminuzione e le prospettive non sono tali da poter permettere un appuntamento 2022. Anche se anacronistico e lontano dagli obiettivi attesi sarà necessario trasferire le comunità internazionali altrove».

Per domenica 20 giugno prevista l’inaugurazione della mostra presso Le Gallerie delle Arti in via Gioberti, con le 1.200 opere che furono selezionate nel 2019 e da allora in attesa di essere esposte. L’inaugurazione sarà il primo di 5 appuntamenti che faranno di Fabriano il punto di incontro di tutti gli acquarellisti che potranno viaggiare fino alla nostra città.

(s.s.)

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