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Cronaca

Fabriano Investire nel territorio, quattro storie d’impresa

Le testimonianze di quattro imprenditori under 35 che hanno invece convintamente deciso di investire nel territorio

di Redazione

Fabriano, 25 febbraio 2023Sono 239.000 i connazionali under 35 che negli ultimi 10 anni si sono trasferiti all’estero, solo 82.000 quelli invece rientrati, il tutto in un contesto di generale e costante invecchiamento della popolazione alimentato da una bassa natalità.

Anche i dati parlano di 32 residenti l’anno emigranti nel periodo 2002/2012, mentre nel decennio successivo la media è aumentata a 122 l’anno.

Ma c’è chi resta, e investe nella città, nel territorio e in una impresa, come gli imprenditori under 35 incontrati da Marco Silvi, Responsabile sindacale CNA Fabriano e Area Montana.

Luigi Graziano (29 anni) della carrozzeria New Roger afferma «Per quanto mi riguarda non cambierei lo stile di vita italiano con nessun altro al mondo. Spesso le problematiche che dobbiamo affrontare come titolari di impresa ci mettono a dura prova, penso ad esempio alle lungaggini incomprensibili della burocrazia che incidono negativamente anche sulla nostra produttività. Prima di diventare imprenditore ammetto di aver valutato l’ipotesi di spostarmi all’estero, ora non ci penso più».

Anche Manuele Brega e Matteo Mearelli (rispettivamente 31 e 32 anni), titolari di Urban Style, attività di parrucchiere uomo/donna, dicono: «Se è vero come è vero che questo Paese, nonostante tante problematiche, possa ambire ad avere un futuro radioso, questo dipende anche dalla passione e dalla competenza dei giovani artigiani che da sempre hanno rappresentato una categoria molto invidiata all’estero. Crediamo che rimanere nel nostro territorio sia la scelta di gran lunga migliore perché qui abbiamo tutto, possiamo contare su chi crede in noi e nel nostro lavoro».

Debora Sanna (31 anni), giovane imprenditrice che gestisce il Cafè Bistro’, la pensa così: «Sono molto legata all’Italia, non ho mai pensato di trasferirmi all’estero. Spesso mi capita però di pensare che il nostro Stato, per tanti motivi, non sia sempre adeguato nel supportare una categoria, come quella degli imprenditori italiani, il cui coraggio, genio e intraprendenza ci ha reso grandi, dentro e fuori i confini nazionali. Le difficoltà che affrontiamo quotidianamente nel portare avanti le nostre imprese  mi fanno comprendere del perché alcuni decidano di andarsene, ma io non mollo e rimango ferma nella mia ambizione di crescere insieme al territorio che amo.” 

Conclude Daniele Ciappelloni, a 29 anni gestisce un’attività all’avanguardia nel settore della comunicazione: «Il lavoro che svolgo mi ha portato diverse volte anche ad operare all’estero e sono perfettamente consapevole delle maggiori opportunità che nel mio settore avrei probabilmente oltralpe rispetto all’Italia. Nonostante questa la mia sfida più grande è dimostrare che questo territorio ha ampi margini di crescita e io voglio contribuire a piene mani a questo processo, perché amo la mia terra, ne apprezzo e conosco le enormi potenzialità e non la lascerei per nulla al mondo».

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