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Cronaca

FABRIANO Le “spine” del commercio cittadino: l’analisi di Confcommercio

Mauro Bartolozzi analizza lo stato di salute del  commercio fabrianese

 

Mauro Bartolozzi

FABRIANO, 23 gennaio 2020Non si parla solo di ristorazione, ma anche di altri negozi quando si affronta il tema delle chiusure con Mauro Bartolozzi. Tante attività sono in fase di vendita, anche se oggi non è più così proficuo come poteva essere qualche anno fa.

Un problema che porta alle chiusure potrebbe essere la non regolamentazione delle licenze, unito a un piano regolatore non aggiornato. «Si dovrebbe indirizzare i commercianti su dove aprire l’attività, per non avere alta concorrenza della stessa tipologia – dice il presidente della sezione locale della Confcommercio – aiutando così il commerciante stesso».

Il piano di commercio dovrebbe essere unito poi al piano della viabilità, considerando così la pedonabilità di cui hanno bisogno gli esercizi che aprono la propria attività. A questo si aggiunge la tassazione vessatoria.

«Se non si hanno certi fatturati o certi numeri non si riesce ad andare avanti – continua Bartolozzi – il piccolo distributore è quello che ci rimette di più, perché tutte le normative sono pensate sul grande distributore».

C’è anche tanta confusione nel settore, come il recente obbligo di cambiare il registratore di cassa «In base ai dettami delle nuove richieste, il fornitore non garantisce la funzionalità dei nuovi registratore di cassa, perché la legge non è chiara – conclude Bartolozzi – nonostante la possibilità di aspettare fino a giugno prima di cambiarlo, non c’è la garanzia che quello nuovo vada bene. Altro fattore sono le transazioni, che hanno un costo sia sul cliente che sul commerciante». Tutto questo può portare il commerciante in difficoltà a chiedersi se continuare o meno con la propria attività.

(s.m.)

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