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FABRIANO NATALE DI SOLIDARIETÀ, FONDI PER CASA FAMIGLIA IN PERÙ

Serata di solidarietà al Rotary Club

Il Rotary Club sposa il progetto lanciato dal poliziotto-runner Raniero Zuccaro: finanziare un laboratorio di sartoria nel villaggio di Pucallpa

Paolo Montanari, Patrizia Salari ed Enrico Cimarra

FABRIANO, 24 dicembre 2019 – Successo garantito per la “Festa degli Auguri” del Rotary Club di Fabriano che ha trasformato in “Festa” della solidarietà la tradizionale conviviale natalizia, tenuta all’Hotel Janus, per raccogliere fondi destinati a finanziare una attività di servizio in un paese a maggior emergenza umanitaria.

100 chilometri nel deserto del Sahara

«Lasciamo l’impronta per i bambini del Perù» è il nome dell’ennesimo progetto organizzato insieme ad altri corregionali, dal poliziotto fabrianese Raniero Zuccaro che si è trasferito nel deserto del Sahara per la cento chilometri a piedi. Ultima impresa dell’Ispettore di Polizia, sempre centrata sul sostegno alla missione nel paese sudamericano delle Suore cappuccine di Madre Rubalto che assistono i piccoli e non solo, più sfortunati. Un’esperienza emozionante e toccante: cento chilometri a piedi dall’oasi di Ksar Ghilane all’oasi di Douz; un percorso avventura per runners e walkers sulle dune del Sahara durato 6 giorni e 5 notti, raccontato dall’agente Zuccaro, che è stato presentato ai tantissimi soci e famiglie del Club partecipanti al service, dalla presidente del Rotary Club di Fabriano, Patrizia Salari. Questa ultima, dopo aver fatto conoscere nel corso della rituale cerimonia il nuovo socio Enrico Cimarra, ha commentato: «Un altro ponte di solidarietà, priorità per il Rotary Club di Fabriano, che da sempre concentra l’attenzione sulle persone in difficoltà e in questo caso su una Comunità, in Perù, che abbiamo scoperto grazie al nostro benemerito concittadino».

Un laboratorio di sartoria

Sei giorni e cinque notti, come detto, trascorsi nel deserto da Zuccaro, insieme ad oltre trenta runners provenienti da Fabriano, Cingoli, Fano, Marotta, Senigallia e tante altre città d’Italia, trascorsi tra il caldo torrido del mattino al freddo della sera, dalla fatica al mal di piedi, dalle tempeste di sabbia a tutte le altre difficoltà e rischi che si sono incontrate nei cento chilometri a piedi dall’oasi di Ksar Ghilane all’oasi di Douz. Nonostante tutto questo nulla ha fermato i partecipanti dal raggiungere il traguardo della solidarietà: trovare i fondi necessari per mettere in funzione un laboratorio di sartoria per la casa famiglia nel villaggio di Pucallpa, e quindi garantire la sopravvivenza alle ragazze-madri che abitano in questi luoghi. Piace concludere con le parole di Raniero Zuccaro «Ancora una volta, come le precedenti imprese hanno dimostrato non siamo di fronte a uno sforzo agonistico fine a se stesso, ma ad un atto di solidarietà, concreto e necessario, con la speranza che si propaghi all’infinito raggiungendo il cuore delle persone e anche in questo caso, grazie al Rotary, ci siamo riusciti».

Patrizia Salari e Raniero Zuccaro

(d. g.)

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