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Cronaca

FABRIANO PROGETTI E “TRIBÙ” PER SALVARE L’APPENNINO

FABRIANO, 28 novembre 2017 – La Fondazione Merloni, con il CENSIS ha promosso la conferenza romana “Salvare l’Appennino”. Un momento d’incontro per avviare un articolato progetto di sviluppo che, rivitalizzando la Macroregione “Appennino Centro Orientale”, permetta una ripresa economica che vada di pari passo con la ricostruzione delle aree colpite dal sisma.

340 comuni a cavallo di 4 Regioni, il cuore dell’Italia, un’area prevalentemente montana a cavallo delle Regioni di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo, al cui centro c’è l’area del cratere del Terremoto con i suoi 140 comuni colpiti. 1.600.000 abitanti, circa il 16% del totale dei residenti nelle 4 Regioni. Territorio montano, che ha conosciuto un forte spopolamento, con una densità abitativa pari ad un quarto della media nazionale ed un inesorabile invecchiamento, ad oggi è il 2% in più rispetto al resto d’Italia. Da sottolineare anche che nelle aree del cratere il numero delle imprese sia diminuito nell’anno di 429 unità, nell’area vasta 1.393 (quasi l’1% del totale) mentre complessivamente nelle 4 Regioni il numero di imprese è aumentato di 1.760 unità.

Puntare quindi sulle forze vitali del territorio, attraverso gruppi geograficamente trasversali , accomunati da interessi ed esigenze comuni, quelle che Giuseppe De Rita ha definito le “tribù”. Ecco quindi la ricerca della Fondazione Merloni e Censis per individuare i gruppi più vitali dell’Appennino, su cui puntare per ripartire, sono emerse 10 categorie: Gli allevatori, Gli amministratori locali, Le comunità scolastiche, Gli agricoltori, Gli immigrati, Gli emigrati di ritorno, I pendolari, I possessori di seconde case, Gli operatori di settori di nicchia (Turismo, prodotti tipici) ed i camminatori.

Ecco quindi la costruzione di un progetto di sviluppo, affiancando alle “tribù” gruppi di imprenditori in grado di accompagnarli nella realizzazione.

È nato così il progetto della “Vacca Nutrice” per gli allevatori: negli ultimi 15 anni l’Italia ha perso il 20% della sua capacità di produrre vitelli, a vantaggio della Francia, da cui li compriamo sul Massiccio Centrale, per poi ingrassarli qui da noi. Un progetto per la coltivazione delle nocciole, che punti alla qualificazione, alla modernizzazione e all’aggregazione dell’offerta, da sviluppare in collaborazione con Ferrero. Il progetto foodrating.it che mira a mettere in competizione tra loro i produttori di prodotti tipici, puntando sul desiderio dei consumatori di cercare il “numero 1”, come avviene già nel settore del vino. Il progetto dell’Home Sharing, in collaborazione con Hurry che metterà a disposizione le sue piattaforme di Sharing economy. Un progetto per rendere fruibili i tanti eremi disseminati sugli appennini, rispondendo così alla crescente domanda di sentieri ed itinerari anche spirituali. Denominatori comuni di questi progetti saranno l’uso delle tecnologie e una stretta collaborazione con gruppi industriali solidi che garantiranno il collegamento a filiere più ampie di quelle tradizionali dell’Appennino.

Ha concluso i lavori la Sottosegretaria, Commissaria alla ricostruzione, on. Paola de Micheli, che ha sottolineato come in questi ultimi mesi il Governo abbia lavorato per accelerare la ricostruzione, pubblica e privata, con lo snellimento delle norme, la possibilità di regolarizzare le casette costruite in emergenza post sisma e le agevolazioni per le imprese. Inoltre ha annunciato la costituzione di un tavolo per lo sviluppo economico a cui parteciperanno Fondazioni, Associazioni e soggetti privati.

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