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FABRIANO RISE UP: «PROGETTO PER UNIRNE ALTRI»

Raccogliere, Redistribuire, Rigenerare, Responsabilizzare: i cardini di Rise Up

 

FABRIANO, 6 novembre 2019 – Un progetto per unirne altri, un volano per mettere a sistema realtà diverse e spesso distanti tra loro. Il progetto “Rise Up” è anche questo, come ha spiegato il coordinatore di Ambito Lamberto Pellegrini, che ha raccontato i passi avanti del progetto che fa del welfare generativo il suo punto fondante.

«In questo momento lo stabile di Attiggio è occupato per il 75%. Per quanto riguarda la quarta unità abitativa, al momento sono al vaglio le domande presentate da parte del team degli operatori. Ricordiamo che recentemente il nostro territorio è stato pesantemente investito dal problema degli sfratti, ma le politiche del governo, con Rei prima e Reddito di cittadinanza adesso, sono state funzionali ad una riduzione delle problematiche anche per noi. Chi è rimasto fuori da queste dinamiche sono i nostri interlocutori».

Unità abitative già occupate da alcuni mesi, e proprio per raccontare ulteriormente le linee guida del progetto a breve (fine novembre) è in arrivo un evento di condivisione e partecipazione tra comunità di Attiggio e partecipanti a Rise UpSocial housing all’interno della comunità fabrianese attraverso un percorso di crescita e formazione professionale, in maniera tale da poter ricostruire un percorso umano e lavorativo.  Il progetto è sostenuto da Fondazione Cariverona.

«Altro problema da affrontare sempre incluso nel dettato del progetto di Rise Up – spiega ancora Pellegrini – risolvere le problematiche di 3 famiglie uscite dai centri di accoglienza, che a seguito di alcuni decreti governativi sono fuori dal percorso di assistenza. E quando ci sono minori in queste famiglie c’è l’esigenza di intervenire seguendo le linee guida del progetto. Non entreranno all’interno dello stabile di Attiggio, ma saranno incluse nel cuore del progetto perché sono residenti sul territorio e devono essere prese in carico dai servizi sociali. Per loro quindi un corso di professionalizzazione e tirocini di inclusione sociale. Sono entrate nel progetto anche le donne oggetto di violenza, quindi una mission del progetto sempre più accogliente».

Raccogliere, Redistribuire, Rigenerare, Responsabilizzare: questi i cardini del progetto Rise Up, la missione di un progetto che sta mettendo al centro famiglie a rischio o sotto sfratto. Un format di intervento integrato che vede partecipare soggetti pubblici e non che insistono sul territorio dell’Ambito Sociale Territoriale 10. 

Il progetto “Rise Up” parte all’interno del tavolo previsto dal protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulla povertà. Obbiettivo quello di applicare i concetti del “welfare generativo”, welfare che sia in grado di rigenerare le risorse (già) disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività.

Mettere a sistema più realtà associative, mettere i tanti player del territorio attorno ad uno stesso tavolo: «Il progetto per noi è stato ed è una rete ancora più solidale che si è unita attorno ad una progettualità comune – conclude Pellegrini – quindi anche per noi è stata la costruzione di un laboratorio di rapporti. Un rapporto integrato che cambia e quindi cambia il linguaggio del volontariato che va oltre i limiti conosciuti».

(redazione)

 

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