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Cronaca

FABRIANO Scuolabus pieni, il rebus del distanziamento

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Il sindaco Santarelli: «Da mesi ci stiamo incontrando per ipotizzare una soluzione ma non esiste alcuna soluzione», allora si guarda alle possibili mosse della Regione

 

Gabriele Santarelli

FABRIANO, 29 luglio 2020 – Da diversi mesi il tema – o meglio, il problema – è sul tavolo regionale e nessuno sull’argomento ha un’idea precisa. Tra non molto riapriranno le scuole e ci si chiede come comportarsi per quanto riguarda il trasporto scolastico. Lunedì scorso il sindaco Santarelli e la collega di Falconara hanno incontrato, su delega dell’Anci, il Garante Regionale dei Diritti alla Persona. «Con l’Avvocato Nobili – precisa il primo cittadino –  abbiamo condiviso le problematiche e le preoccupazioni per la ripartenza delle scuole. Ai Comuni viene richiesto di mettere a disposizione degli spazi qualora le scuole debbano organizzarsi per garantire il distanziamento in classe mentre nelle scuole dove lo spazio ci sarebbe non viene concessa l’attivazione di più sezioni per non dover ricorrere alle assunzioni. Ci troviamo ad affrontare questa situazione paradossale dove per l’ennesima volta tutto viene scaricato sulle amministrazioni locali. Non si capisce, ad esempio, che anche nel caso in cui si dovessero individuare degli spazi alternativi dove collocare alcune classi, servirebbe più personale ATA e mentre per le materne non vige la regola della mascherina né del distanziamento per le scuole primarie entrambi le misure sono obbligatorie. L’avvocato Nobili ha condiviso con noi le criticità che abbiamo rappresentato offrendo la massima collaborazione che potrà avvenire anche grazie alla sua presenza al tavolo di coordinamento regionale».

Ci si aspetta insomma qualche segnale dalla Regione. E infatti Santarelli venerdì sarà di nuovo chiamato a partecipare, sempre su delega dell’Anci, ad un incontro dedicato al tema del trasporto scolastico che, sottolinea il sindaco, rimane lo scoglio da superare per consentire una ripartenza con meno disagi possibili.  

«La Regione deve intervenire – aggiunge Santarelli -, come mi risulta stiano già facendo altrove, per consentire l’uso del trasporto scolastico senza l’obbligo del distanziamento. In caso contrario nessuno riuscirà a garantire questo servizio essenziale con conseguenze che ci faranno dimenticare quelle legate al distanziamento nelle classi. Quando dico nessuno intendo né il trasporto gestito internamente come nel nostro Comune né i vettori privati che offrono il servizio anche alle scuole di secondo grado».

Parole molto dirette, dettate da una situazione complessa che rischia di creare tanta confusione. «Da mesi ci stiamo incontrando per ipotizzare una soluzione ma non esiste alcuna soluzione. Non è nemmeno una questione economica perché il problema è legato alla disponibilità di mezzi e di autisti non in un solo comune ma su tutta la regione. In questa situazione noi dovremo ridurre drasticamente il numero di utenti trasportati e non potremo dare il servizio ad esempio a chi frequenta una scuola diversa da quella del bacino di riferimento perché non è nemmeno possibile prevedere entrate ed uscite scaglionate per consentire l’organizzazione di più corse».

(red.)

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