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Cronaca

FABRIANO SS76, creditori Astaldi: «Pagamento crediti e completamento dell’opera»

Il comitato dei creditori non esclude azioni di protesta future come quella dello scorso anno

 

FABRIANO, 13 novembre 2020 – Il comitato dei creditori Astaldi sul piede di guerra: a distanza di 5 mesi del primo intervento del Fondo Salva Opere, i soldi (circa 40 milioni di euro) non sono ancora arrivati.

Una situazione che al momento coinvolge 40 aziende del territorio umbro-marchigiano (70 a livello nazionale) e circa 1.500 lavoratori, con i rappresentanti del comitato dei creditori che non escludono altre azioni come quella dello scorso anno (leggi l’articolo).

«Dopo circa 5 mesi dall’emanazione del decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, in cui è stato pubblicato il primo piano di riparto del Fondo – spiega il comitato dei creditori – le suddette aziende non hanno ancora ricevuto le relative spettanze economiche, che secondo il citato piano sono pari a circa il 35% delle somme certificate e ammesse ad accedere alle risorse del Fondo. Le aziende umbro marchigiane coinvolte nel cantiere Astaldi-Dirpa2-Quadrilatero sono state ammesse al Fondo per circa 30 milioni di euro ed impattano per oltre il 23% sul montante dei crediti certificati complessivamente sul fondo salva opere  che ammonta a quasi 130 milioni di euro».

Duro Emanuele Pepa, del comitato dei creditori, che osserva che la situazione non è più sostenibile.

«Abbiamo lavorato tanto per raggiungere una legge per poter recuperare i nostri soldi – spiega – ma ad oggi ancora non sappiamo quando questo obbiettivo sarà centrato. Ad oggi, con tutte le carte completate e con i soldi al posto giusto, non si riesce ancora a fare un bonifico nei nostri confronti. Lo dico con rammarico, ma trovo che sia uno scandalo». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

«Bisogna evitare di riaccendere gli animi – ha osservato Albano Morelli, anima umbra del comitato – ma è necessario trovare il modo di distribuire il denaro del salva opere. Questo è il nostro grido di aiuto, ed abbiamo anche chiesto un incontro al ministero, sperando che chi può materialmente risolvere il problema si attivi».

«Il cantiere sta avanzando lentamente, nonostante siano stati aperti altri tratti e nonostante le potenzialità – spiega Gilberto Gasparoni di segretario di Confartigianato Trasporti Marche – c’è bisogno di una azione di serietà, perché dobbiamo ricordare che all’investimento Quadrilatero è legata anche la Pedemontana ed ora siamo a scartamento ridotto. Abbiamo potenzialità per velocizzare il tutto, quindi si corrispondano i contributi alle aziende coinvolte»

La “marcia” lungo la SS76

Anche oggi rallentamenti alla circolazione. Nella mattinata di oggi infatti le ormai “consuete lunggini”  che hanno coinvolto gli automobilisti lungo la deviazione che dallo svincolo chiuso per lavori di Fabriano Est riporta sulla SS76 all’altezza dello svincolo di Borgo Tufico.

(s.s.)

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