Segui QdM Notizie
;

Cronaca

FABRIANO “TEMPI LENTI” AL CENTRO PER L’IMPIEGO, FIOCCANO LE CRITICHE

Ma c’è chi ha trovato un’occupazione grazie al Ciof. L’assessorato: “Il loro lavoro consiste nel raccogliere curriculum e incrociare banche dati”

 

FABRIANO, 17 aprile 2019 – “Sovraffollato, disorganizzato, inefficiente e chiaramente lontano dagli standard europei dei centri per l’impiego.” Questo uno dei commenti che si trovano sui social riferiti al CIOF di Fabriano. Il commento, che risale a due mesi fa, continua in maniera dettagliati sui disagi che ci si trova ad affrontare: “Quando entri per la prima volta, devi stare davanti a una scrivania principale: se sei “abbastanza fortunato” lì devi trovare subito qualcuno che metta il tuo nome e cognome su un foglio di carta e ti dia un numero corrispondente alla tua posizione in una lunga lista di persone in fila con te”.

Altri non commentano, limitandosi a dare il voto di una stellina. Il totale raggiunto è 1,0, con 6 recensioni da 1 stella. “Finora ho fatto la fila solo per sentirmi dire di tornare con altri documenti, andando in altre città nelle stesse mattine ho potuto fare tutto senza i documenti richiesti”. Oppure “Perché non rispondete?” e ancora “Ma non risponde mai nessuno?”.

Al contrario sul sito del Centro per l’impiego l’unica recensione che si trova, che risale al 21/01/2019 è molto positiva: “La mia esperienza con il Centro per l’impiego di Fabriano è stata più che positiva. In particolar modo con i referenti dell’U.O. Mercato del Lavoro della sede di Fabriano che mi hanno sempre accolta con gentilezza e professionalità aiutandomi a capire bene quali fossero i miei interessi e i miei progetti. L’ultimo lavoro che ho avuto è stato grazie al centro per l’impiego di Fabriano. Spero che ci saranno altre opportunità.”

Barbara Pagnoncelli, assessore con deleghe al Lavoro, Attività produttive, Industria,  Artigianato, Agricoltura, Politiche giovanili, Software libero, Politiche e fondi europei, spiega quale sia la reale situazione di questa struttura, e come si rapporta con l’amministrazione. “Noi ci siamo rapportati con loro soprattutto per il progetto del bando over 30 della Regione Marche, in cui i comuni lo proponevano ma gli attuatori erano i centri per l’impiego”. In questo progetto il comune sceglieva le lauree e il centro per l’impiego faceva l’avviso per capire chi, dei disoccupati  aventi quel titolo, fosse interessato e poi stilava le graduatorie, che venivano re-inviate al comune e su quelle selezionava i soggetti. “Non so se sia una questione di numero di persone da gestire, ma i tempi non sono particolarmente veloci. Secondo me si è un po’ affievolito il ruolo del centro per l’impiego: mentre prima si occupava anche di formazione, ora che la regione ha tolto l’accreditamento per la formazione a tutti i centri per l’impiego, il loro lavoro si limita a raccogliere i curriculum e incrociare le banche dati; nulla di diverso da un’agenzia interinale. Secondo me invece ci sarebbe da fare una riqualificazione del disoccupato.”

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

News