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Cronaca

FABRIANO TERZO TRIMESTRE 2018, SOFFRE L’EXPORT DI CAPPE, ELETTRODOMESTICI E COMPARTO CARTARIO

I dati elaborati dalla Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo: “Esportazioni in calo del 5,7% e forte contrazione export verso la Russia”

 

FABRIANO, 11 febbraio 2019 – Nel terzo trimestre 2018 è tornato negativo l’andamento dell’export dei distretti delle Marche, che ha mostrato un calo tendenziale pari al 5,7%; il dato dei primi nove mesi del 2018 si porta a -2,8%. Il risultato è peggiore sia rispetto al totale dei distretti tradizionali italiani (+1,4%) che al manifatturiero della regione (-3,7%).

Il trend sfavorevole è determinato sia dai mercati maturi (-2,8% la variazione tendenziale), sia dai mercati emergenti (-9,8%). Nei primi, risulta in contrazione l’export verso Belgio, Svezia, Giappone e Regno Unito, mentre nei secondi pesano i cali subiti in India (legati al Cartario di Fabriano), Arabia Saudita e Corea del sud.

Nel terzo trimestre 2018 è tornato nuovamente a scendere l’export diretto verso il mercato russo (-21%), a causa degli arretramenti subiti dalle Calzature di Fermo.

Questo quanto emerge dal Monitor dei distretti industriali delle Marche curato dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

Il comprensorio fabrianese

Nel fabrianese sofferenza per cappe aspiranti ed elettrodomestici, che hanno perso rispetto al periodo preso in esame il 2,1%. Nonostante la flessione, il 2018 è stato con il segno positivo, grazie a una buona prima parte dell’anno.

Proseguono le difficoltà per il Cartario di Fabriano (-3,6%), a causa della forte riduzione delle esportazioni in India, dopo il balzo di export verso questo mercato da metà 2015 fino al terzo trimestre 2016. Pesa la decisione della Banca centrale indiana di non acquistare più dall’estero carta per la stampa delle rupie, ma di produrre la carta direttamente in loco. Un altro grosso freno è rappresentato dal fatto che la Banca Centrale Europea ha deciso di dimezzare gli acquisti di carta per la stampa di banconote dall’Italia a favore della Francia.

Il distretto ha accusato un calo delle vendite anche in Regno Unito, Marocco, Stati Uniti e Messico. In controtendenza Francia e Germania.

L’analisi del direttore regionale di Intesa Sanpaolo

Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo

“Dopo i buoni risultati del secondo trimestre, che aveva fatto registrare una crescita tendenziale del 2,8%, le esportazioni dei Distretti marchigiani hanno purtroppo subito una frenata, che però non inficia la bontà ed i risultati di quelle realtà produttive che puntano su innovazione, ricerca e crescente penetrazione sui mercati internazionali – spiega Tito Nocentini, direttore regionale di Intesa Sanpaolo -.  Il nostro Gruppo, che non a caso segue e analizza le dinamiche economiche macro e locali attraverso il lavoro puntuale del proprio Centro Studi e Ricerche, si pone la priorità di comprendere le esigenze presenti e future delle attività produttive per rispondervi al meglio. E’ con questa finalità che Intesa Sanpaolo ha scelto di agevolare le imprese che investono semplificandone l’accesso al credito: nella determinazione del rating valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità. Proprio nelle Marche hanno aderito al Programma Filiere di Intesa Sanpaolo, che consente alle piccole imprese di ottenere un migliore e più conveniente accesso al credito, 15 aziende capofila con circa 1.800 dipendenti, 350 imprese fornitrici e un giro d’affari complessivo di 1,7 miliardi di euro”.

Tre distretti su nove in crescita 

Dall’analisi per singolo distretto però emerge un quadro a luci e ombre: tre distretti marchigiani sui nove monitorati crescono nel terzo trimestre 2018. Bene le Macchine utensili e per il legno di Pesaro (+3%), l’Abbigliamento (+0,9%) e gli Strumenti musicali di Castelfidardo (+0,7%).

Andamento negativo, invece, per le calzature di Fermo (-8,4%) a causa del calo in Russia. Calo anche per le cucine di Pesaro (-6,3%) che tuttavia, grazie a una buona prima parte dell’anno, hanno chiuso i primi nove mesi del 2018 in territorio positivo.

Si evidenziano alcune difficoltà per due distretti del Sistema moda, la pelletteria di Tolentino (-16,6%) e la “jeans valley” del Montefeltro (-8,4%).

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