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Cronaca

FABRIANO Tutti contro tutti nel M5S dopo il via libera al piano sanitario

Pesante attacco del sindaco Santarelli ai consiglieri regionali grillini: «Avete messo in evidenza la vostra inconsistenza politica»

 

FABRIANO, 5 febbraio 2020 – Dopo l’approvazione del nuovo piano sanitario regionale, a Fabriano polemiche e proteste non accennano a placarsi. L’assemblea consiliare marchigiana si è espressa con 16 voti favorevoli (Pd, Uniti per le Marche, Italia Viva), 9 contrari (Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, M5S), e le astensioni di Gianluca Busilacchi di Articolo 1 e Luca Marconi esponente dell’Udc.

A far discutere, oltre alle questioni di merito, anche la scelta dell’aula di bocciare l’o.d.g. presentato dalla vice presidente della commissione sanità Elena Leonardi, in cui si chiedeva di rinviare il voto sul nuovo piano alla futura legislatura, con l’astensione dei consiglieri pentastellati (escluso Piergiorgio Fabbri). Proprio quest’ultima decisione ha aperto un aspro scontro politico tra gli esponenti Fabrianesi del movimento e il gruppo regionale.

L’ira funesta di Santarelli

Gabriele Santarelli

Duro il commento del sindaco di Fabriano Gabriele Santarelli, rilasciato nella serata di ieri attraverso facebook: «Dalla discussione del piano socio sanitario mi rimangono soprattutto due cose: Il relatore di maggioranza che nel suo intervento di presentazione del provvedimento afferma che “il piano non serve a niente. Chiunque vincerà le elezioni potrà fare sulla sanità quello che vuole senza nemmeno doverlo modificare”. La fine ingloriosa di 5 anni di esperienza dei consiglieri del gruppo del M5S che fino alla fine non hanno mancato di mettere in evidenza la propria inconsistenza politica astenendosi nella votazione, meno Fabbri, per la richiesta di rinvio della discussione».

Il post di Patrizia Terzoni

Patrizia Terzoni

A ruota giunge anche la decisa presa di posizione dell’on. Patrizia Terzoni, anch’essa fabrianese: «Voglio ringraziare prima di tutto il nostro consigliere Piergiorgio Fabbri che ha rispettato il suo ruolo, votando a favore del rinvio dell’iter del nuovo piano socio sanitario, mentre gli altri consiglieri dovrebbero chiedere scusa. Se non hanno l’umiltà per farlo intanto lo faccio io, perché tengo ai cittadini, ai comitati, ai sindaci e al M5S e anche se personalmente avrei agito in maniera diversa, sento come Movimento la responsabilità anche per le cose che non vanno e che dobbiamo cambiare. Questo piano è un provvedimento che vincolerà non l’attuale giunta ma la nuova che si formerà a breve con le elezioni regionali. Vero che il nostro voto, anche se compatto, non avrebbe cambiato nulla… ma come molti cittadini stigmatizzano: si è di fronte ad una questione politica».

Romina Pergolesi risponde per le rime

Romina Pergolesi

Chiamata in causa, non si è fatta attendere la replica al vetriolo della consigliera regionale M5S Romina Pergolesi: «Sono d’accordo con la Terzoni. Ha ragione, è una gigantesca questione politica la sua ininterrotta assenza sul territorio, inversamente proporzionale alla sua tracimante attività social. E mi scuso con i cittadini per l’atteggiamento di una parlamentare che, in un anno di audizioni e assemblee riguardanti la sanità delle Marche, compresa la sua Fabriano, non si è fatta mai vedere, né ha formulato proposte. Era troppo impegnata, evidentemente, nelle chat e su Facebook, dove resta la leader incontrastata. Abbiamo bocciato il piano socio-sanitario, nonostante siano passati tanti nostri emendamenti che recepivano i suggerimenti degli oltre 150 soggetti in audizione. Mentre noi ascoltavamo medici, pazienti e sindacati, la Terzoni in Parlamento si dimenticava di battersi per modificare il decreto Balduzzi o la spending review, che sta condannando gli ospedali della regione. Però, in compenso, la sua mano è sempre bollente sopra la tastiera per giocare a fare la salviniana. Noi preferiamo utilizzare il nostro tempo per ottenere risultati concreti. A Vito Crimi chiediamo pertanto di arginare questa deriva e intervenire per frenare le social-ducette dagli atteggiamenti leghisti. Siamo stanchi dei suoi reiterati attacchi. Ci permettiamo di darle un consiglio dalle lontanissime (per lei) Marche: è stata eletta per risolvere i problemi dei cittadini, a partire dal terremoto su cui non è che abbia brillato (lei sta al governo, a differenza nostra), lo faccia! Due righe, non di più, anche per il sindaco di Fabriano, che sulla sanità non ha saputo far di meglio che rilanciare una fantasiosa proposta dell’ex referente di Ceriscioli. Servirà davvero a risolvere i problemi dei suoi concittadini? Domani, 6 febbraio, noi consiglieri regionali saremo a Roma con Crimi e Roberta Lombardi del comitato di garanzia del M5S e faremo presente che dallo sparuto gruppo fabrianese proseguono gli attacchi scomposti al gruppo regionale, che ne denigrano il lavoro svolto a beneficio del territorio, disorientando i cittadini e danneggiando il movimento in vista delle elezioni regionali».

Sindaci del Pd e coordinamento cittadino

Non solo il M5S, ma soprattutto il Pd, finisce nel mirino della portavoce del coordinamento cittadino in difesa del “Profili” Katia Silvestrini, presente in gran numero per protestare sotto Palazzo Raffaello: «In considerazione del documento Pd della zona montana in merito alle varie problematiche della nostra zona, valutando altresì l’esortazione  da loro espressa nei confronti dei propri consiglieri regionali atta a trovare soluzioni ad una particolare criticità come quella della sanità, e vagliando l’atteggiamento ostile tenuto da parte dei consiglieri regionali di maggioranza, ritengo sia necessario che tutti i sindaci Pd dell’entroterra riconsegnino la tessera del loro partito. Al movimento 5 stelle invece una sola osservazione: La Pergolesi di fatto ha cancellato l’emendamento Volpini/Giancarli ed i consiglieri regionali si sono astenuti in merito al rinvio richiesto, compiendo quindi un assist a favore della maggioranza. Smettetela di giocare, tutti, sulla nostra pelle»

Marco Pigliapoco

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