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Cronaca

FABRIANO Una rete solidale contro il covid-19

Una città che ha collaborato nonostante il distanziamento sociale

 

FABRIANO, 14 maggio 2020 – Lavoro di squadra per combattere l’espansione del covid-19. Emergenza sanitaria e sociale, che ha investito anche famiglie che si sono scoperte fragili durante il periodo del lockdown. Associazionismo, amministrazione, sanitari e privati cittadini per combattere le ferite oltre il coronavirus.

«Fabriano ha dimostrato di saper mettere in campo le forze necessarie per affrontare emergenze e le difficoltà dei nostri concittadini» ha commentato il sindaco, sottolineando che l’emergenza non ancora finita. Fari puntati su famiglie ed attività economiche.

«C’è stato un grande lavoro dei servizi sociali, abbiamo organizzato un servizio di assistenza psicologico gratuito – ha commentato l’assessore Lupini – così come grande è stato il lavoro degli operatori della sanità. Abbiamo lavorato come una squadra, e questo ha fatto la differenza. Abbiamo lavorato con grande rapidità, in remoto, e la squadra dell’Ambito 10 ha lavorato in maniera eccellente. E poi grazie all’Ente Palio, che ci aiutato con alcune puntuali segnalazioni».

Caritas Diocesana pronta ad inaugurare il prossimo 31 maggio la nuova sede (in via Fontanelle), per rinnovare l’impegno a fianco di una comunità che ha vissuto e sta ancora vivendo momenti di profonda difficoltà  «Abbiamo aiutato tante persone – ha commentato l’amministratore apostolico della diocesi di Fabriano/Matelica, l’Arcivescovo Francesco Massara – un territorio che già viveva la crisi, con la Caritas a disposizione con Amministrazione, Social Market e con il Cisom».

Preoccupazione espressa dal Vescovo per il possibile aumento dei suicidi, per un disagio va oltre il periodo del coronavirus. Disagio da affrontare con urgenza, ma il supporto dei tanti privati è un segnale da non sottovalutare. Sempre da parte della Diocesi e della Caritas la decisione di rendere disponibili appartamenti da affidare a titolo gratuito alle persone senza casa messe ancora più in difficoltà dal Covid-19 su tutto il territorio della diocesi. «Nessuno deve rimanere indietro».

Reso disponibile per la comunità anche un contributo della Cei: 30mila euro. Disponibili anche tessere ricaricabili per la spesa per aiutare 400 famiglie a Fabriano, 50 a Matelica, 70 a Sassoferrato e 30 a Cerreto D’Esi.

Ricordato anche l’impegno della San Vincenzo de Paoli e dalla Commissione Pari Opportunità.

Poi la Croce Rossa, la Protezione Civile e l’Associazione Quadrifoglio a potare le loro esperienze come ha poi osservato il coordinatore d’Ambito Lamberto Pellegrini. «Il momento difficile ha permesso alle associazioni il contatto, il dialogo. Si sono messe in gioco ed hanno collaborato dando offerte ai cittadini così come hanno lavorato per i cittadini le assistenti sociali dei nostri servizi. Stiamo cercando di riattivare il servizio di supporto ai disabili con l’aiuto della regione puntando sulla prevenzione e sulla sicurezza e di affiancarli a quelli di sostegno alle persone anziane. Una rete che ha funziona e che deve essere rafforzata».

Buoni alimentari: 690 famiglie sostenute con il primo bando ed un secondo in arrivo (leggi l’articolo).

 

(s.s.)

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