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Fabriano

FABRIANO VERSO IL PUMS: Piano Urbano Mobilità Sostenibile

Dalla cultura dell’auto alla multimobilità: la strada verso una mobilità sostenibile disegnata dall’Amministrazione

 

FABRIANO, 19 gennaio 2018 – La città della carta si avvia verso la redazione di un Piano Urbano della Mobilità Sostenibile. Strumento di pianificazione strategica che, in un orizzonte temporale di medio-lungo periodo (10 anni),si proporrà di sviluppare una visione di sistema della mobilità urbana proponendo il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Questo attraverso la definizione di azioni orientate a migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema della mobilità e la sua integrazione con l’assetto e gli sviluppi urbanistici e territoriali.  Un piano con al centro le persone e la partecipazione al piano stesso.

Un piano che a breve potrebbe diventare una condizione necessaria per ottenere fondi ministeriali e che è già parte fondamentale delle città metropolitane e che ne prossimi mesi diventerà obbligatorio anche per le città al di sopra dei 100.000 abitanti. Una serie di dati fabrianesi illustrati ieri sera all’interno della sala grande del Palazzo del Podestà: 25.000 autovetture immatricolate a fronte di poco più di 30.000 abitanti, 600 di queste senza assicurazione. Una serie di dati che si collegano alla percentuale di quei fabrianesi che scelgono “mezzi alternativi”: solo l’1% usa la bicicletta, il 7% gli autobus (studenti compresi), il 13% va a piedi ed il restante 79% utilizza auto o moto.  La conta degli incidenti: 81 incidenti  di cui 31 con feriti ed 8 che hanno riguardato pedoni su attraversamenti pedonali. Ecco quindi l’esigenza di “ripensare” la mobilità anche considerando altre forme e mezzi.

“Ci siamo abituati alla colonizzazione delle auto in ogni via e piazza: abbiamo 63 auto per ogni 100 abitanti – ha spiegato il vice sindaco Ioselito Arcioni – ci siamo abituati ad utilizzare le auto anche per spostamenti estremamente ridotti. Consideriamo la presenza dell’auto in città ad ogni ora del giorno e della notte”.

“Una città che si è contraddistinta per il fatto di non mai redatto un piano della mobilità urbano – ha osservato il Sindaco Santarelli – e secondo la nostra visione pensiamo che sia necessario un progetto specifico per la nostra realtà. Negli ultimi mesi abbiamo bloccato la realizzazione di due rotatorie negli ultimi mesi perché il nostro modo di agire è quello di prendere in considerazione tutto il territorio e non una piccola parte”.

L’architetto Jacopo Ognibene (direttore di Tps Pro) ha spiegato il “disegno” futuro del Pums, che si proporrà come piano strategico per ragionare la mobilità da qui a 10 anni. “La mobilità non  è traffico. Immaginare come la città possa muoversi nel futuro – ha osservato – dal piano del traffico ad una mobilità realmente sostenibile a tutti i livelli. Ambientale, sociale ed economica”. Un piano con al centro le persone con le loro attività e socialità per un piano definito come intersettoriale.  “Decideremo insieme come sarà la nostra città”.  

Un piano che vuole essere strutturato, con una necessaria analisi territoriale di traffico e sosta. Ecco quindi la comprensione dei flussi del traffico, “indagare” le dinamiche della sosta in centro, l’incidentalità, la mobilità dei  ciclisti per poi arrivare ad un progetto condiviso attraverso una serie di obbiettivi da ottenere attraverso il confronto. Al centro di tutto la partecipazione per poi raggiungere l’obbiettivo del P.u.m.s. .

Sempre collegata ad una mobilità sostenibile il percorso ipotizzato dall’Amministrazione con Enel finalizzato all’installazione di 11 punti di ricarica (due tipologie: una veloce ed una più lenta collegata ad una sosta più lunga. “Abbiamo acquisito il testo collegato – ha concluso il vice sindaco Arcioni – ancora non c’è nulla di definito, ma siamo confidenti di sottoscrivere un’intesa. Non ci saranno costi per l’Amministrazione se non quelli di dedicare le superfici per le stazioni di ricarica”.

(s.s.)

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