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Cronaca

FABRIANO WHIRLPOOL CEDE NAPOLI, SINDACATI SUL PIEDE DI GUERRA

Whirlpool comunica di voler cedere lo stabilimenti di Napoli: la rabbia dei Sindacati

 

Lo stabilimento Whirlpool di Napoli

FABRIANO, 18 settembre 2019 – Fim, Fiom e Uilm sul piede di guerra dopo la conferma arrivata ieri al Mise della cessione dello stabilimento napoletano di Whirlpool.

Whirlpool Emea ha comunicato l’intenzione di trasferire il ramo d’azienda identificato nel complesso aziendale di Napoli alla società Passive Refrigeration Solutions (Prs), attiva nel campo della produzione e vendita di sistemi di refrigerazione passiva.

Atto che nelle intenzioni della multinazionale dovrà essere perfezionato entro il prossimo 31 ottobre ed avrà decorrenza dal 1 novembre. Circa 20 i milioni di euro per la vendita dello stabilimento, che secondo quanto sostenuto da Whirlpool “Garantirà, per tutti i lavoratori, i diritti acquisiti, le tutele reali e il livello retributivo corrente”.

La dura replica dei sindacati

Non lascia spazio ad interpretazioni la presa di posizione della Fiom, che considera la mossa della multinazionale come “Offensiva – ed incalza – Whirlpool abbia rispetto dei lavoratori”. Barbara Tibaldi, segretaria nazionale Fiom, e Rosario Rappa, segretario generale Fiom Napoli attaccano così: “Per quanto ci riguarda, dopo gli incontri avuti nei mesi scorsi, la decisione unilaterale dell’azienda di avviare la cessione dello stabilimento di via Argine è offensivo nei confronti delle lavoratrici, dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. La procedura ex articolo 47 metterebbe al centro di tutto un confronto tra le parti, ma non è quello che Whirlpool fino ad ora ha mostrato di voler fare. Per noi, l’unico tavolo di confronto è quello al ministero dello Sviluppo economico.”

Ugualmente dura la Uilm, che attraverso il suo segretario Gianluca Ficco rimane su posizioni di assoluta censura: “È un atto unilaterale molto grave e chiediamo al Governo di passare dalle parole ai fatti per impedire la dismissione del sito campano che prelude più in generale a un disimpegno della multinazionale dall’Italia, in spregio all’accordo firmato in sede istituzionale meno di un anno fa. Whirlpool si fermi e si confronti con sindacato e istituzioni, per trovare soluzioni accettabili per i lavoratori e sostenibili economicamente sul lungo periodo”.

Azione unitaria con le altre sigle sindacali proposta da Alessandra Damiani della Fim, che osserva che quella presa da Whirlpool è “La peggiore delle soluzioni: l’abbandono del sito di Napoli. Chiederemo al governo di riconvocare nei prossimi giorni l’azienda e metterla di fronte alle proprie responsabilità”.

(s.s.)

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