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Cronaca

FABRIANO Whirlpool, sindacati: «Melano strategico per i piani cottura»

Fim Fiom Uilm ieri in presidio anche per contrastare la chiusura dello stabilimento di Napoli

FABRIANO, 24 ottobre 2020 – «Nel 2019 quando l’azienda ha annullato la chiusura di Napoli c’erano le condizioni di mercato, per cui tutti gli stabilimenti, escluso Varese, erano in crisi, oggi invece, dopo il lockdown, sono saturi di lavoro e vengono richiesti gli straordinari, quindi se si produce pensiamo che l’Azienda guadagni. Per cui le scelte devono essere diverse partendo dall’accordo del 2018 e non da quello del maggio 2019. Quindi mantenimento delle produzioni in tutti gli stabilimenti italiani con Napoli che è un pezzo dell’accordo molto importante, un asset strategico che va rispettato, in quanto se non si producono più le lavatrici nella realtà partenopea si prospetta un preludio di un processo di desertificazione industriale che poi rischia di estendersi a tutta le realtà italiana. È necessario continuare la mobilitazione contro la chiusura dello stabilimento di Napoli» hanno dichiarato Pierpaolo Pullini (Fiom), Isalbella Gentilucci (Uilm-Uil) e Giampiero Santoni (Fim Cisl), nel corso della manifestazione tenuta dinanzi agli uffici direzionali della multinazionale a Fabriano. [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”266703″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Precisano i confederali: «Pretendiamo il rispetto dell’accordo Ministeriale dell’ottobre 2018, e il sostegno alle Sedi Impiegatizie e al sito di Melano, che vedono il loro futuro pieno di incertezze e preoccupazioni, nonostante l’improvviso aumento di lavoro. Siamo ancora ben lontani dai numeri condivisi nei piani di riorganizzazioni del 2015 e 2018; nelle Sedi impiegatizie sono state perse figure importanti con il conseguente depotenziamento degli enti strategici per l’azienda, mettendo a rischio il futuro della Whirlpool in Italia».

«Nello stesso tempo – concludono i sindacalisti -, nello stabilimento di Melano, che vive in un momento di saturazione produttiva, emergono tutte le criticità dovute ai ritardi e mancati investimenti, che avrebbero permesso di far diventare il sito di Melano, veramente competitivo e strategico nella produzione di piani cottura nell’area Emea, senza dover chiedere sempre e continuamente sacrifici alle persone che ci lavorano. Servono scelte ed azioni diverse e di ben altro livello per mantenere la strategicità dell’Italia nei piani di Whirlpool Emea e la centralità del territorio di Fabriano».

(d. g.)

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