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Cronaca

FALCONARA Addio a Rosaria, maestra speciale

Aveva 63 anni, l‘affetto degli alunni e delle colleghe dell’Istituto Comprensivo “Falconara Centro” che ne ricordano l’amore e la dedizione per l’insegnamento

FALCONARA, 6 marzo 2021 – «Rosaria era nata per insegnare, per stare coi bambini: lavorava con la testa ma soprattutto col cuore».

Le colleghe dell’Istituto comprensivo Falconara Centro, sottolineano con una frase piena di tenerezza, la professionalità e la dolcezza di Rosaria Montalbini, deceduta venerdì all’ospedale di Torrette dopo aver lottato per lungo tempo con un male cattivo e implacabile.

Aveva 63 anni Rosaria, era nata a Chiaravalle il 24 maggio 1957, lascia il figlio Alessandro Fontana, che un anno fa ha dovuto piangere anche la perdita del padre Antonio. Alessandro, con grande dignità e disponibilità, ricorda con poche parole amorevoli la mamma Rosaria.

«Per lei parlano i tanti attestati di stima e di affetto profondo che le hanno riservato in queste ore le colleghe di scuola e i genitori degli alunni che ha avuto, e anche gli stessi ex alunni ormai divenuti grandi.

Era una mamma, anzi una donna speciale, mite, serena, riservata ma anche molto attiva. La scuola era la sua vita ed era stata un pilastro per l’istituto falconarese dove aveva insegnato. Aveva una passione per l’insegnamento e per i suoi piccoli alunni che andava al di là della professione».

Anche Cesarina Mancinelli, una maestra che al fianco di Rosaria Montalbini ha lavorato per quasi 30 anni, la ricorda con parole cariche d’amore e di stima, come le altre colleghe, affrante all’esterno della chiesa del Santo Rosario dove oggi pomeriggio si è celebrato il funerale.

«Era una maestra speciale, un’insegnante modello, sempre col sorriso sulle labbra e pronta all’accoglienza, molto attenta ai bisogni dei bambini, soprattutto di quelli più in difficoltà. Era sempre molto motivata, positiva e intraprendente con iniziative e progetti significativi per gli alunni».

«Ci mancherai molto Rosaria, ma quello che ci hai lasciato sono l’amore e la dedizione per l’insegnamento. Non ci hai arricchito solo professionalmente – dicono le colleghe – ma ci hai trasmesso tantissimi valori che ci porteremo nel cuore.

Nella tua malattia non hai mai smesso di sdrammatizzare con un sorriso o una battuta. Hai plasmato generazioni di giovani falconaresi che ti renderanno sicuramente orgogliosa. Adesso che non ci sei più, lasci un vuoto incolmabile nei nostri cuori e nella tua famiglia, ma sappiamo che tu sarai l’angelo che veglierà su di noi è ci sarai sempre accanto con il tuo dolce ricordo».

Gianluca Fenucci

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