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Falconara Cimitero e polemiche, mura a rischio

La denuncia di Italia Viva – Riformisti per Falconara in merito alle condizioni di agibilità della zona alta, la replica dell’assessore Valentina Barchiesi: «Mantenute le condizioni di sicurezza»

falconara cimitero ingresso

Falconara – «Dopo sette anni, ancora nessun intervento sulle mura pericolanti del cimitero».

La denuncia di Italia Viva – Riformisti per Falconara è circostanziata e chiede conto all’Amministrazione comunale, che replica prontamente, delle condizioni di agibilità e di sicurezza per i cittadini della zona alta del cimitero comunale proprio nella settimana della visita ai defunti.


«Dopo sette anni dalla presentazione di una petizione dei cittadini proprietari delle edicole funerarie interessate e la presentazione di ben tre interrogazioni comunali al Sindaco – dicono i consiglieri di opposizione – nulla è stato fatto per rimuovere le condizioni di pericolo del muro perimetrale pericolante, con crepe vistose dovute alla spinta di un movimento franoso retrostante, situata sul lato monte del cimitero capoluogo».

Poi le critiche mosse all’assessore comunale ai lavori pubblici Valentina Barchiesi.

«Dopo tante promesse dell’assessore ai lavori pubblici, con impegni assunti in Consiglio comunale di studi geologici dell’area interessata e di interventi di bonifica e risanamento della zona, tutta la vicenda è stata completamente dimenticata. Permangono ancora le transenne provvisorie, apposte dal Comune – continuano i consiglieri comunali di Italia Viva – Riformisti per Falconara – con cartelli di indicazione del pericolo per delimitare la zona interdetta, che da anni limitano e rendono precario il libero accesso ad alcune edicole funerarie private. E’ una situazione insostenibile che non può essere ulteriormente procrastinata. Dopo tanto tempo trascorso e i disagi causati, diventa prioritario e urgente un intervento che non prevede costi eccessivi e particolari difficoltà tecniche».

Pronta la replica dell’assessore ai lavori pubblici Valentina Barchiesi.

«Sono tutte accessibili le edicole funerarie che si trovano nel cimitero di via Castellaraccia, comprese quelle realizzate nella parte alta del camposanto. Il ripristino dell’accessibilità – sostiene l’assessore comunale – anche a ridosso del muro perimetrale, dopo un breve periodo di interdizione provvisoria, è garantito almeno da febbraio 2021, quando è stato eseguito un intervento di asportazione del terreno nella parte sovrastante, in modo da non sottoporre più a sollecitazione il muro in questione. Dopo l’intervento sono proseguiti i monitoraggi del geologo incaricato, il quale ha constatato che i lavori eseguiti ad oggi hanno mantenuto le condizioni di sicurezza».

L’Amministrazione comunale, intanto, informa i cittadini che il cimitero è gestito da Marche Multiservizi e per le celebrazioni del 4 novembre sono state ripulite le lapidi di Goffredo Baldelli e Aldo Cameranesi, partigiani falconaresi. Entrambi erano stati sepolti a Falconara nel giugno del 1945, in due tombe separate. Alla fine degli anni Cinquanta vennero realizzati i sepolcri, dove le salme furono traslate.

Ripristinate le targhe sotto i sarcofagi dei due partigiani, ripulendole dalla vegetazione e rifacendo le scritte. Negli scorsi anni erano state rifatte quelle per i caduti della Prima Guerra Mondiale. L’omicidio di Baldelli avvenne a Poggio San Vicino, negli appennini maceratesi, per mano di un partigiano di origine montenegrina mentre Aldo Cameranesi fu ucciso il 23 giugno 1944 durante un’operazione di rastrellamento che le forze tedesche organizzarono nella zona di San Silvestro di Senigallia.

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