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FALCONARA Manifesto per Giulio Regeni, è ancora polemica

Tra Amministrazione comunale e il capogruppo delle liste civiche, Loris Calcina: botta e risposta con il sindaco Stefania Signorini

FALCONARA, 11 maggio 2021 – «Il consigliere Loris Calcina cita continuamente la parola democrazia, poi però tenta di imporre la sua linea calpestando una mozione approvata all’unanimità dal Consiglio comunale, di cui è stato egli stesso il proponente».

Il sindaco Stefania Signorini replica così all’ennesima polemica innescata da Loris Calcina, capogruppo delle liste civiche di opposizione.

«L’Amministrazione comunale di Falconara – sostiene Calcina – è l’unica, tra quelle che hanno aderito alla campagna di Amnesty International, a non esporre lo striscione della campagnaVerità per Giulio Regeni” e a relegare il manifesto nell’atrio del Municipio, nascosto alla vista dei cittadini. Una scelta che, nella forma e nella sostanza, non fa circolare con la forza necessaria il messaggio e, in definitiva, lo depotenzia. Il Sindaco ha anche rifiutato lo striscione che i cittadini sostenitori della campagna le volevano donare».

Ma il Sindaco, a sua volta, non ci sta e replica.

«Il testo della mozione proposta da Calcina è stato votato da tutti i consiglieri e prevede l’esposizione presso la sede comunale del manifesto, non dello striscione, oltre alla pubblicazione sul sito istituzionale del Comune del link alla campagna stessa. La mozione chiede poi l’impegno dello Stato italiano a esigere dallo Stato egiziano che emerga la verità sul caso Regeni, oltre all’impegno, richiesto espressamente dalla maggioranza, a sospendere la vendita di armi all’Egitto da parte dell’Italia.
Tutti gli impegni presi sono stati rispettati da subito, con l’esposizione del manifesto all’ingresso del Castello con la scritta “Verità per Giulio Regeni” e la pubblicazione, sul sito istituzionale del Comune, del simbolo e del link alla campagna di Amnesty International».

Due mesi fa, inoltre, il sindaco Signorini e il presidente del consiglio, Goffredo Brandoni, hanno inoltrato al Presidente della Repubblica e al presidente del Consiglio dei Ministri una lettera per chiedere che lo Stato italiano esiga da quello egiziano tutta la verità e che l’Italia interrompa qualsiasi cooperazione commerciale di carattere militare con l’Egitto.

«Ma Calcina pretende ciò che non era contemplato evidentemente per mero desiderio di far polemica e di strumentalizzare – afferma il Sindaco – e viene da chiedersi quale sia il vero motivo della sua iniziativa, che sembra avere poco a che fare con la ricerca della verità per lo studente italiano e per i suoi familiari. E dire che ho condiviso appieno la mozione approvata dal Consiglio che non si limita ad analizzare quanto accaduto a Giulio Regeni, ma va oltre».

«Da una parte chiediamo che venga fatta giustizia per questo ragazzo, che è stato strappato alla vita con violenza inaudita alla vita: la mia è una posizione non solo come Sindaco, ma anche come insegnante, perché Giulio Regeni era uno studente, un ricercatore e in lui vedo tutti i giovani che si impegnano nello studio e nella ricerca, che hanno fiducia nel coinvolgimento civile e sociale, che desiderano superare i confini del proprio paese, per aprirsi al mondo. Dall’altra parte crediamo che i rapporti di compravendita di armi che l’Italia mantiene con l’Egitto debbano essere interrotti, visto che lo Stato egiziano nega una ricostruzione credibile di quanto accaduto e ha mostrato di non rispettare i diritti umani».

Gianluca Fenucci

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