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Falconara Nuove aperture esercizi commerciali, volontà di ripresa

L’assessore Clemente Rossi consiglia la strada della specializzazione e della qualità

di Gianluca Fenucci

Falconara, 22 novembre 2022 – Le nuove aperture di esercizi commerciali a Falconara fanno ben sperare per un rilancio del settore.

Ne è convinto Clemente Rossi (foto in primo piano), assessore comunale al commercio, all’urbanistica e al trasporto pubblico. Negli ultimi giorni è stato inaugurato “Risparmio Casa”, legato a una partnership nazionale mentre sabato prossimo verrà inaugurato un nuovo esercizio di gastronomia, in via Matteotti, raccogliendo l’eredità del precedente “Era Ora”.

Inoltre, è di prossima apertura uno store di casalinghi nello stabile ove era collocato precedentemente il supermercato Lidl.

«Le nuove imprese commerciali – dice soddisfatto l’assessore – sono un segno tangibile di una volontà di ripresa delle attività economiche e imprenditoriali. Ogni segnale in questa direzione va attentamente monitorato. Le licenze commerciali, di cui si sente spesso parlare, sono ormai un retaggio del passato, le direttive europee, infatti, recepite dallo Stato, affidano la quasi totalità delle aperture al regime e al meccanismo della libera concorrenza. Fanno eccezione eventi singoli, straordinari e temporanei, ad esempio mostre, mercati, fiere, che sono ancora di competenza comunale».

L’assessore consiglia la strada della specializzazione e della qualità ai negozianti al dettaglio.

«E’ necessario proporre prodotti di qualità, cercando di essere elastici e disponibili nei confronti dei clienti e anche dei turisti. Mi sembra molto significativa la presenza e l’incentivazione dei centri commerciali naturali, come quello di Castelferretti, e gli esercizi che creano aggregazione e socializzazione come bar, fast food, pub, che vanno aiutati anche tenendo conto che la clientela è formata sia da giovani che, in alcuni casi specifici, da anziani».

Clemente Rossi pone l’attenzione anche sulle normative vigenti.

«Una attività, specie quelle nuove o rinnovate, deve essere in regola con le norme sanitarie e urbanistiche. Anche le attività edilizie, connesse con le aperture di nuove esercizi commerciali, sono sottoposte ad un regime di liberalizzazione, in particolare dal 2010, salvo lavori di carattere strutturale, proprie della disciplina edilizia. I metodi attualmente utilizzati sono la Scia (Segnalazione certificata inizio attività) e la Cila (Comunicazione inizio lavori asseverata): la mancata presentazione di questi strumenti documentali è soggetta a pesanti sanzioni».

L’assessore Rossi sottolinea anche il potere limitato del Comune rispetto al passato.

«Certo, il Comune deve ottemperare al controllo anche sull’esecuzione dei lavori, ma deve stare al passo con le normative europee. Nel caso di centri storici, può condizionare l’apertura degli esercizi, al fine di preservare o valorizzare la storicità degli spazi cittadini, soprattutto sul piano architettonico e urbanistico ma le sanzioni per eventuali insalubrità dei locali e dei prodotti sono di competenza degli organi preposti come l’Asur, la Questura, l’autorità giudiziaria, pur in coordinamento con l’Amministrazione comunale».

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