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Falconara Rischio idrogeologico: oggi l’incontro indetto da Marco Baldassini

Sul tavolo l’urgente messa in sicurezza della foce del fiume Esino e della relativa sponda nord a protezione del complesso urbanizzato di Rocca Mare

Falconara – È prevista per oggi pomeriggio alle ore 18.30 presso i locali del Circolo Arci “Cacciatori e Operai” di Villanova l’assemblea pubblica organizzata dal consigliere comunale di opposizione Marco Baldassini per parlare dell’urgente messa in sicurezza della foce del fiume Esino e della relativa sponda nord a protezione del complesso urbanizzato di Rocca Mare.

Marco Baldassini


Sul tavolo «la ricostruzione – spiega Baldassini – di anni di inadempimenti tra Regione Marche, Consorzio di bonifica Marche e non ultimo dell’Amministrazione comunale di Falconara Marittima».

«Il problema e il pericolo di esondazione dei fiumi è sotto gli occhi di tutti, vedi ciò che è successo a Senigallia e nell’entroterra nel bacino del fiume Misa. Purtroppo la storia sembra ancora non essere impressa nelle menti di chi ci governa – sottolinea Baldassini -, la messa in sicurezza della foce e della sponda nord dell’Esino doveva essere in atto già dal 2018, lo dicono le carte e il progetto, come da risposta in Consiglio comunale che l’Amministrazione di Falconara diede in riferimento al primo atto presentato dal sottoscritto quando, appena eletto, sedevo nei banchi della maggioranza».

«La mancata messa in sicurezza cosa comporterà? Tutte le realtà presenti lungo l’argine nord che fine faranno?», si chiede Baldassini. Si riferisce al Parco del Cormorano, al campo da rugby, alle abitazioni e al distributore di benzina e metano in località Rocca Priora per finire con il complesso urbanizzato di Rocca Mare.


L’opera prevista nel 2018 parlava chiaro: “allo scopo di difendere il quartiere di Rocca Mare…”

«Già dal 2008 la Giunta comunale aveva approvato il progetto propedeutico al piano di recupero della località Rocca Priora, sicché per ben oltre 15 anni di amministrazione di centrodestra nulla è stato fatto nonostante il parere ricevuto nel giugno 2007 dall’Autorità di Bacino proprio in relazione alla mitigazione del rischio idraulico».


«Ultimo atto a marzo di quest’anno quando in Consiglio comunale si è votata l’acquisizione di un’area di 2.000 mq circa per la realizzazione di una condotta che possa far confluire le acque bianche piovane vicino all’aeroporto nel fosso e poi nel fiume . Durante la discussione del punto feci presente che quelle acque bianche idonee per l’agricoltura dovevano essere in qualche modo intercettare sia per non aumentare la portata del fiume stesso sia per uso irriguo».


«Rimando perciò al mittente le ennesime offese in merito a una accusata superficialità e sterile demagogia nel trattare la questione, molto probabilmente perché l’attuale Sindaco, che ricopre anche la delega all’urbanistica, non sa come difendersi in merito al suo mancato operato negli anni».

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