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FALCONARA Turismo in casa ma tanto movimento negli stabilimenti balneari

Quasi tutti falconaresi e anconetani sulla spiaggia ma i proprietari di ristoranti e chalet sono soddisfatti nonostante le normative anti Covid 19

FALCONARA, 5 agosto 2020 –  Oltre 5 chilometri di lunghezza da Rocca Priora a Palombina Vecchia, 49 mila metri quadrati del litorale sud che si estende dalla stazione ferroviaria al confine con il Comune di Ancona, la spiaggia di Falconara Marittima è stata una celebre località balneare soprattutto nei primi decenni del secolo scorso.

I numeri, che sembrano risentire meno che da altre parti dell’emergenza dovuta al Covid19, parlano di una spiaggia piacevole e bella, appetita soprattutto dai falconaresi e dagli anconetani.

Windsurf sulla spiaggia di Falconara

«Abbiamo l’80% degli ombrelloni prenotati – dice Elisa Vannini, titolare dal 1989 dello stabilimento balneare Windsurf – e la nostra clientela è formata soprattutto da falconaresi. Abbiamo dovuto ridurre il numero degli ombrelloni e dei lettini causa Covid. Notiamo però che la gente di Falconara viene volentieri, magari rinunciando alle vacanze e privilegiando le ferie autoctone».

Luca Caprari è il titolare di Abbronzatissima, stabilimento molto apprezzato e aperto da ben 34 anni, posizionato vicino alla stazione ferroviaria e al centro città.

«Non abbiamo notato cali di presenze rispetto all’anno scorso – afferma – e la nostra clientela è formata da persone del posto anche se non mancano famiglie del nord d’Italia affezionate alla nostra spiaggia. Molti falconaresi fanno a meno della vacanza estera ma non rinunciano alla stagione sulla nostra spiaggia, così come diverse persone di Ancona e dei centri dell’entroterra. Dobbiamo far fronte a una diminuzione di posti al ristorante e anche dei lettini ma comunque da noi c’è un bel movimento: non si possono fare tavolate ma si è riscoperto il piacere dello stare in famiglia più che in grandi gruppi di persone assembrate, cosa non consentita dai protocolli».

Lo staff di Abbronzatissima

Vanni Zannini da dieci anni è il proprietario de La Vela, uno dei più apprezzati luoghi della spiaggia falconarese dotato di un ristorante rinomato e molto frequentato.

«La stagione è partita in ritardo sia a causa del Coronavirus che del maltempo di un paio di fine settimana – sottolinea – ma ora stiamo registrando addirittura più presenze degli altri anni e sono molto soddisfatto».

Anche Vanni Zannini concorda sul fatto che falconaresi e anconetani abbiano in parte rinunciato a trascorrere le vacanze fuori ma non hanno disdegnato di prenotare ombrelloni e lettini per tutta la stagione a La Vela.

Vanni Zannini de La Vela

«La mia clientela è tranquilla, formata da persone che vanno dai 35 anni in su e che non amano il caos – dice Zannini – e da noi trovano i servizi che garantiscono di trascorrere bene l’estate, dai lettini al ristorante che si dipana in grandi spazi esterni e quindi non ci sono problemi di distanziamento. Abbiamo ridotto anche noi gli ombrelloni di una dozzina di unità ma abbiamo riscontri molto positivi dai nostri clienti e siamo soddisfatti».

Marco Ferrante, titolare da 4 anni di Orange Beach e che ha un altro ristorante a Jesi della stessa catena, conferma il trend che hanno evidenziato gli altri titolari di stabilimenti e ristoranti.

«Il 99% dei nostri clienti – dice – è di Falconara, il ristorante ha fatto registrare un lieve calo e abbiamo perso anche una quindicina di ombrelloni per il dovuto distanziamento ma non possiamo lamentarci: la gente apprezza le nostre offerte e il mare di Falconara».

 Gianluca Fenucci

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