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FALCONARA Via Donaggio, 16 proposte per il nuovo nome

via donaggio targa

Personaggi locali e internazionali per l’intitolazione, tra cui l’astrofisica Margherita Hack e la levatrice che ha fatto nascere 7mila bambini, Zelinda Ballarini

FALCONARA, 8 maggio 2021 – Da Margherita Hack, astrofisica di fama mondiale, fino a Zelinda Ballarini, levatrice falconarese che ha fatto nascere circa 7mila bambini: sono stati 16 i personaggi locali e internazionali proposti per la nuova intitolazione di via Arturo Donaggio, dopo che la Giunta ha raccolto la richiesta di eliminare dalla toponomastica cittadina il nome dello scienziato falconarese, tra i firmatari del Manifesto della Razza del 1938.

I nomi sono stati indicati da consiglieri comunali, da singoli cittadini, da associazioni e dal Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze: le proposte sono state discusse nel corso della seduta congiunta delle commissioni Urbanistica e Cultura, riunitasi il 6 maggio, in diretta streaming. La maggioranza dei commissari ha condiviso i due criteri proposti dall’assessore all’Urbanistica, Clemente Rossi, per la scelta, «dare la precedenza a un nome dal forte legame con la città, che ha bisogno di ricostruire la sua storia e la sua identità e scegliere un personaggio contemporaneo a Donaggio».

I commissari hanno anche condiviso l’idea di conservare la targa di via Donaggio al Museo della Resistenza, con la storia dello scienziato e le motivazioni della rimozione.

Pasquale Andreoli, in ordine alfabetico, è il primo nome prettamente locale: nato a Falconara nel 1774, fu pioniere del volo e sperimentò i primi aerostati. «Studioso e avventuriero – scrive l’associazione Futura, che lo ha proposto – la sua è una Storia che, nella città che ospita l’unico aeroporto regionale, andrebbe riscoperta, approfondita, fatta conoscere».

C’è poi Giulio Ballarini, nato a Falconara nel 1909 e morto a Berlino nel 1945. Militare dell’esercito italiano, fu tra i 600mila soldati italiani fatti prigionieri. Insieme ad altri 126 fu internato in un campo di lavoro per costruire munizioni, stavano tutti per essere liberati dai russi, ma vennero ripresi dai tedeschi e trucidati, poi seppelliti in una fossa comune.

Proposta dal Rotary Club Falconara e da un gruppo di cittadini Zelinda Ballarini Formica, nata a Falconara nel 1884 e morta nel 1968 sempre in città. Fece nascere generazioni di bambini falconaresi dal 1906 agli anni Cinquanta e dal 1912 al 1949 fu levatrice del Comune.

Originaria di Falconara la farmacista Livia Pergoli, figlia del medico e partigiano Piero Pergoli. Livia, nata nel 1923 e morta nel 2016, durante la Resistenza aveva affiancato il padre come staffetta partigiana e dopo la guerra ha partecipato a iniziative pubbliche organizzate a Falconara e incontri con gli studenti falconaresi, come «instancabile testimone degli ideali di libertà e democrazia, principi fondanti della Costituzione italiana».

Era nato a Falconara anche Aldo Turchetti (1909-1979), medico e professore universitario prima a Palermo e poi alla Sapienza di Roma, esperto di malattie infettive. «Ricevette – ha spiegato in commissione il minisindaco Jacopo Ragni numerose e prestigiose onorificenze, tra cui il grado di Cavaliere di gran croce all’Ordine del merito della Repubblica». E’ tra questi nomi che la Giunta comunale sceglierà.

Un altro nome proposto era quello di Luisa Leonardi Severini, prima donna consigliere comunale, nel 1948, del ricostituito Comune di Falconara, nata però a Reggio Calabria. Originario di Ancona Ettore Ascoli (1873-1943), ufficiale dell’esercito italiano di origine ebraica poi estromesso a causa delle leggi razziali. A 70 anni si unì ai partigiani e morì a Cingoli durante una battaglia contro i tedeschi. Il capoluogo ha dato i natali anche a Giulia Bonarelli (1892-1936), medico neuropsichiatra e responsabile del manicomio di Ancona. Si dedicò all’assistenza dei bambini affetti da paralisi e poliomielite, fornendo un servizio di cura gratuito.

Era di Ancona anche Emilio Ferretti (1923-2007), fondatore dell’Anpi Marche e sostenitore della Legge Basaglia. Di fama nazionale e internazionale sono i nomi di Norma Cossetto (1920-1943) insegnante uccisa dai partigiani titini e infoibata, di Carlo Urbani (1956-2003), Maria Montessori (1870-1952), Rita Levi Montalcini (1908-2012), Margherita Hack (1952-2013), Fabrizio Quattrocchi (1968-2004).

E’ stato infine proposto di intitolare via Donaggio ai Martiri di Nassirya.

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