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IL CASO Omicidio stradale Pistoor, famiglia si opporrà alla richiesta archiviazione

Ingegnere olandese da 28 anni lavorava a Jesi e risiedeva a Osimo, morì nella sua auto schiacciato da un rimorchio che si era staccato dalla motrice

ANCONA, 19 ottobre 2021 – Il Pubblico ministero della Procura di Ancona ha richiesto di nuovo l’archiviazione per i titolari della società di trasporti proprietari del camion e del rimorchio che si staccò il 29 marzo 2019 ad Agugliano, schiacciando l’auto in cui si trovava l’ingegnere olandese Huub Pistoor, da 28 anni residente a Osimo. Pistoor lavorava a Jesi ed era accompagnatore di alpinismo giovanile Cai, Sezioni di Senigallia e Ancona. 

A giugno la Gip aveva accolto l’opposizione presentata dai familiari ordinando al Pm di effettuare indagini integrative sulla manutenzione dei mezzi fino al 20 ottobre ma il 7 ottobre le parti offese hanno ricevuto la notifica della nuova richiesta di archiviazione, depositata a luglio. 

Per l’omicidio stradale di Huub Pistoor è già stato condannato il conducente che ha patteggiato 1 anno e 3 mesi, pena sospesa, non menzione nel casellario giudiziale e patente sospesa per un anno. I legali delle parti offese hanno però sempre affermato che le maggiori responsabilità sono dei proprietari e di chi aveva il compito della manutenzione dei mezzi.

La perizia del consulente del Tribunale mette infatti in luce le pessime condizioni dell’autocarro e del rimorchio, l’usura del perno del gancio di traino e del sistema frenante del lato destro. L’inefficienza dei freni ha impedito al rimorchio di fermarsi, nonostante si fosse attivato il sistema automatico di frenatura di emergenza. 

Huub Pistoor

I familiari di Pistoor esprimono grande amarezza e presenteranno di nuovo opposizione.

Per loro è una questione di principio e di civiltà. Afferma la compagna Gioia Bucarelli, insegnante: «Accertare la verità e le responsabilità di un omicidio stradale dovrebbe essere un dovere da parte delle istituzioni ed è un segno di rispetto nei confronti delle vittime e dell’intera società che non può tollerare comportamenti che mettono a rischio l’incolumità pubblica. Solo attraverso indagini approfondite si può fare prevenzione per evitare che accada ancora. Archiviare vuol dire far vincere la violenza stradale, l’incuria, la superficialità, la mancanza di rispetto delle regole e della vita». 

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