Segui QdM Notizie
;

Marche news

Il fatto Chiede aiuto ai Carabinieri, aveva bisogno di cibo e di non sentirsi sola

Una 60enne vedova di origine russe caduta in depressione dopo la scomparsa del marito, l’intervento dei militari e la solidarietà di un negoziante

Osimo, 3 giugno 2022 – Il telefono della Stazione dei Carabinieri di Osimo squilla alle 19.30 di mercoledì scorso.

Il centralinista alza la cornetta e ascolta la voce flebile di una donna prostrata. Dall’altro capo del filo c’è una signora di 60 anni, di origine russa, che risiede nella frazione di Case Nuove e che chiede aiuto e sostegno.

«Sono tre giorni che non esco, da tre giorni non mangio – dice affranta e in preda all’ansia la sessantenne – portatemi qualcosa per favore, venite ad aiutarmi!».

Il centralinista avverte la pattuglia dei Carabinieri che è in servizio sul territorio comunale e in pochi minuti i militari sono a Case Nuove e arrivano presso l’abitazione della donna. Lei li attende, li fa entrare e, come se si fosse liberata di un peso, li ringrazia per averla soccorsa e sostenuta. La casa è linda e pulita, tutto è in ordine ma il frigorifero è desolatamente vuoto e la donna ha bisogno anche di sfogarsi, parlare, raccontare.

I Carabinieri osimani non ci pensano un attimo: organizzano una piccola colletta tra loro, mettono insieme una somma di alcune decine di euro, si recano in un esercizio commerciale della zona e acquistano pasta, verdura, carne, latte e pane, oltre a qualche bottiglia d’acqua.

Il titolare ascolta il racconto dei Carabinieri, si intenerisce e capisce la situazione: è solidale con i militari e a suo modo vuole aiutare la donna. Non chiede in cambio nulla, non fa pagare nemmeno un centesimo i prodotti che i militari stavano acquistando. Una gara di solidarietà e di sensibilità.

I Carabinieri tornano velocemente a Case Nuove e fanno mangiare la donna che pare davvero molto sollevata. Scopriranno poi, dialogando a lungo con lei, che la signora di origine russa vive da 25 anni in Italia, era ben integrata nel tessuto sociale del territorio ma da due mesi ha perso il marito.

Rimasta vedova la depressione e l’angoscia hanno preso il sopravvento e lei, fragile e sola, ha iniziato il suo personale calvario. Racconta di una vita non semplice, un’esistenza piena di ostacoli e di dolori; racconta si sentirsi un po’ abbandonata e trascurata, racconta del rapporto coi figli e dice che li vede poco anche se uno dei due è più attento, talvolta la va a trovare, pur avendo il suo lavoro, la sua famiglia e gli amici. L’aver perso il marito ha fatto precipitare le cose e l’ha distrutta moralmente, ha lasciato nel suo cuore e nell’anima ferite profonde che non riesce a rimarginare.

I Carabinieri di Osimo si mostrano sensibili e meritano un encomio: si trattengono più di tre quarti d’ora a parlare con la sessantenne di origine russa, ascoltano attentamente i suoi racconti, le stanno vicini e dialogano affabilmente con lei.

Lei apprezza, mangia il cibo che gli hanno portato i militari, si apre con loro, si sente che ha necessità di non restare da sola. Poi avvertono gli operatori dei servizi sociali osimani perché quella donna ha bisogno urgente di aiuto.

Si vede, però, che un tempo è stata una donna di una certa cultura e di molta sensibilità: possiede un pianoforte a muro che dice di aver suonato molto spesso in passato ma che da tempo ha smesso di utilizzare.

Una vicenda dei nostri tempi, dove il caos è sovrano, tutti corrono ma tanti soffrono di solitudine.

Chissà se quel pianoforte tornerà presto a suonare?

Gianluca Fenucci

©riproduzione riservata

News