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Il fatto Non trova il padre per 3 giorni, era ricoverato a Torrette

L’anziano genitore era caduto per strada fratturandosi il femore e si era reso necessario il trasporto all’ospedale, con sè però non aveva documenti nè il cellulare

Ancona, 7 giugno 2022 – Si erano allarmati tutti, il figlio temeva che il padre, ormai non più mentalmente lucido, si fosse perduto da qualche parte e il tam tam degli aiuti e dei soccorsi era partito a spron battuto, al punto che era stata allertata anche la redazione del programma televisivo Chi l’ha visto.

E invece, Leo Canuti, il 78enne del quale si erano perdute le tracce da alcuni giorni, è vivo e vegeto anche se con un femore fratturato e un ginocchio mal messo, ed è ricoverato da alcuni giorni nella divisione di ortopedia dell’ospedale regionale di Torrette.

Leo Canuti

La vicenda è singolare ed è fortunatamente a lieto fine.

Leo Canuti è un uomo buono, sereno e tranquillo, abita ad Ancona, al Piano, ma ama spostarsi spesso e visitare i centri limitrofi: lo conoscono bene a Falconara e a Chiaravalle, ad esempio, dove talvolta si ferma a mangiare e a bere in qualche locale.

E’ simpatico e affabile e tutti gli vogliono bene. Col tempo, però, la memoria diventa labile e la mente offuscata: qualche giorno fa, probabilmente domenica scorsa, Leo Canuti è caduto in via Torresi ad Ancona e si è fatto male. Il suo femore ha fatto crack ed è stato necessario il ricovero in ospedale, a Torrette.

Purtroppo il 78enne non aveva con lui né i documenti né il telefono cellulare e risalire alla sua identità stava diventando un’impresa anche perché Canuti non ricordava nulla, né di quanto gli era successo, né dell’incidente, né dei parenti e neppure del figlio Luciano.

Evidentemente doveva aver subito anche un trauma cranico. Sta di fatto che il figlio Luciano, che abita a Castelfidardo ma domenica scorsa era fuori città, quando ha cercato il padre non lo ha trovato. Era preoccupato e si è recato ad Ancona nell’abitazione dell’anziano genitore. E’ entrato nella casa del padre e l’ha trovata ordinata e pulita, come sempre, e col telefonino sopra il tavolo. Nulla che lasciasse presagire qualche problema o una scomparsa.

Le ore però passavano inesorabili e l’ansia aumentava: di Leo Canuti non c’era traccia e nessuna segnalazione di ritrovamento. Luciano era in preda al panico e allora è scattata la solidarietà degli amici che si sono subito attivati per aiutarlo a rintracciare il padre e per denunciarne la scomparsa.

Luciano nel frattempo, lunedì sera, ha anche ritrovato l’auto del padre, una Fiat Punto parcheggiata all’incrocio tra via Torresi e via della Montagnola, «il posto – spiega – dove mio padre era solito parcheggiare la macchina quando si recava nel vicino bar che era abituato a frequentare».

Dopo avere sentito e telefonato ad alcune persone che conoscono Leo, il figlio ha cominciato a pensare che il padre poteva aver accusato problemi di salute e si è rivolto all’ospedale di Torrette. Da lì il passo è stato breve perché il personale dell’ospedale ha confermato che c’era un uomo di 78 anni, ricoverato in ortopedia, che poteva essere davvero Leo Canuti.

Il riconoscimento è stato fatto in breve tempo anche se il figlio solo ieri pomeriggio alle 17.30 ha potuto riabbracciare l’anziano genitore, che era stato operato proprio in mattinata per la riduzione della frattura del femore.

Gianluca Fenucci

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