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Cronaca

Il lutto Deceduta Carolina, pronipote di Maria Montessori

Aveva 69 anni e risiedeva ad Amsterdam, forte il suo legame con Chiaravalle, presente nel 2021 in occasione dell’inaugurazione della Casa Natale, in Piazza Mazzini, della grande pedagogista, educatrice e medico

Chiaravalle – Nella notte del 7 aprile improvvisamente se n’è andata Carolina Montessori, pronipote di Maria Montessori e responsabile dell’archivio storico, e non solo, dell’Associazione Montessori Internazionale di Amsterdam, dove risiedeva.

Era nata il 23 maggio 1955 e aveva 69 anni. A Chiaravalle Carolina Montessori era stata alcune volte, in particolare nel 2000 quando salutò i partecipanti al congresso Internazionale “Maria Montessori e il XXI secolo” tenutosi proprio in città.

Le parole che utilizzò mostrano la sua umanità, il suo sentire sociale e l’impegno nel vivere con rispetto ed equilibrio un cognome così importante.

«Chiaravalle significava tanto per mio padre, ora defunto – disse Carolina Montessori, figlia di Mario Junior – che ha chiamato la sua casa a Amsterdam, dove i miei fratelli sono cresciuti, Chiaravalle, riferendosi così, anche in questo aspetto della sua vita, alla mia bisnonna Maria Montessori. Io non l’ho conosciuta, ma è sempre stata presente nella mia vita, mio padre mi parlava spesso di lei con grande amore, i suoi libri stanno anche oggi nelle nostre case, abbiamo foto di Maria Montessori e anche cose più personali che una volta appartenevano a lei e che sono passate da una generazione all’altra».

«Parliamo spesso di lei, della sua vita, delle sue idee. Non è sempre facile per noi avere il cognome di una persona così famosa, ma se pensiamo al suo lavoro, siamo molto orgogliosi di lei. Le sue idee non sono limitate a un certo gruppo di persone o ad una nazione particolare, i suoi pensieri sono mondiali».

Carolina Montessori giunse a Chiaravalle anche nel 2021 in occasione dell’inaugurazione della Casa Natale di Maria Montessori in Piazza Mazzini.

I chiaravallesi, gli amministratori comunali, si uniscono al dolore del mondo montessoriano, educativo e pedagogico, per la perdita di una figura importante che ha garantito rigore e fiducia nella continuità del pensiero e del metodo montessoriano.

«Ho avuto modo di conoscerla ad Amsterdam – dice l’ex assessore Michela Verdenelli – ed era una donna molto disponibile, professionale e generosa».


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