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Imparare a investire in borsa da soli è possibile?

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Il numero di trader attivi sui mercati finanziari continua ad aumentare, una tendenza che, negli ultimi periodi, è stata fortemente accentuata da nuovi stili di vita imposti dalla pandemia: più tempo a casa, impiego in smart working e -in casi estremi- perdita del lavoro hanno infatti spinto molte persone a cercare una forma di ristoro o un’attività collaterale nel trading online e, non essendosi ancora del tutto normalizzata la situazione, il flusso di nuovi investitori si mantiene abbastanza elevato.

Il tutto è stato incentivato anche dal fatto che la strumentazione necessaria per approcciare l’operatività in borsa sia davvero essenziale: una connessione e un device- che sia desktop o mobile- sono infatti più che sufficienti per muovere i primi passi in questo settore.

Se a ciò si aggiunge che ormai la maggior parte degli intermediari finanziari offra servizi pressoché gratuiti, sottoscrivibili senza necessità di capitali elevati e addirittura fornisca le expertise per imparare a investire in borsa da soli, è facile intuire i motivi che hanno alimentato questo successo.

Come iniziare a fare trading online per conto proprio

Partendo dal presupposto che bisogna sempre aprire conti trading presso broker online autorizzati dai rispettivi organi di vigilanza, il focus di un neofita dovrebbe concentrarsi sulle caratteristiche dei servizi erogati dalla società.

Quindi è utile controllare il deposito minimo richiesto dall’intermediario al primo versamento, verificare i costi previsti per implementare l’operatività ed esaminare il catalogo di strumenti finanziari negoziabili, poiché una strategia è modulabile anche in relazione ai sottostanti trattati.

Oggi, inoltre, di fianco al canale tradizionale per gli investimenti in borsa, da sempre abbastanza oneroso, se n’è sviluppato uno che permette di accedere alla quasi totalità di asset contenendo i costi operativi: si tratta di quello degli intermediari over the counter, attraverso cui un trader può fruire di servizi altamente tecnologici, senza essere gravato da spese eccessive.

Ad esempio, acquistando un’azione estera su mercato regolamentato, un investitore molto probabilmente vedrà addebitarsi una commissione di negoziazione superiore a quelle standard, senza considerare che, se volesse anche ricevere l’informativa di tale mercato, dovrebbe versare una fee aggiuntiva; operando su mercati OTC, invece, si può negoziare la replica sintetica dell’asset -in questo caso dell’azione estera- pagando soltanto lo spread denaro lettera.

Tale prodotto finanziario è denominato Contratto per Differenza e, come già detto, reitera il prezzo di un’attività sottostante, sia essa un’azione, un indice, una materia prima o una criptovaluta.

Anche la piattaforma attraverso cui gestire gli ordini sui CFD, osservarne i grafici per analizzarli e che rilascia features, come leva finanziaria e short selling -per poter operare anche su orizzonti temporali molto brevi- è gratuita, senza contare che le stesse caratteristiche sono presenti sulla demo: una versione del tool alimentata con fondi virtuali per esercitarsi e testare strategie.

L’importanza di scegliere broker che offrano strumenti formativi

L’aspetto decisamente interessante per i trader alle prime armi è che diversi broker, per mettere i clienti nelle condizioni di poter tradare costruendosi un set minimo di formazione, integrano nella stessa struttura operativa strumenti didattici e di supporto.

Sui loro siti istituzionali è infatti ormai consuetudine trovare aree in cui si possono reperire guide, video tutorial, webinar tenuti da esperti e servizi di segnali di trading, il tutto, naturalmente, sempre in maniera gratuita.

Inoltre, chiunque non abbia tempo necessario da dedicare alla didattica, può comunque fruire di diverse funzionalità per iniziare a negoziare da subito.

Tra servizi di social trading e trading sistematico offerti, infatti, c’è solo l’imbarazzo della scelta: i network a tema finanziario permettono di osservare ed eventualmente replicare le strategie di trader esperti, mentre le piattaforme più professionali fanno sì che gli utenti possono fruire di un’operatività completamente automatizzata.

In questo caso, in aggiunta, l’investitore può scegliere se far girare sulla propria piattaforma un expert advisor oppure se collegarla ad un provider di segnali, che saranno eseguiti direttamente sul proprio conto.

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