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Cronaca

JESI‬, QUESTIONE SICUREZZA IL PREFETTO IN CONSIGLIO: “VALLESINA TERRA TRANQUILLA”

JESI, 30 marzo 2015 – La questione sicurezza al centro del dibattito del Consiglio Comunale; uno dei problemi maggiormente sentiti dalla popolazione è stato oggetto di un dibattito affrontato sia dai consiglieri, così come dagli amministratori e dal Prefetto di Ancona, Raffaele Cannizzaro, in visita ufficiale a Jesi. Il rappresentante dell’istituzione centrale in provincia ha illustrato la situazione attuale della sicurezza, confermando quanto dicono alcuni rappresentanti locali; vale a dire che la nostra terra si può ancora considerare “tranquilla”, fuori da grossi interessi della malavita. Di diverso parere, però, molta della popolazione che lamenta insicurezza ed un crescente rischio che le cose peggiorino. Ne sanno qualcosa i tanti cittadini che in questi ultimi mesi hanno dovuto affrontare situazioni a rischio, gente che si è trovata estranei in casa i quali, spacciandosi per operatori di questo o quell’ente pubblico hanno fatto razzia di oggetti di valore. Quello odierno è stato un confronto lungo tra amministratori cittadini e Prefetto, un confronto che si spera possa dare risultati tangibili per la popolazione come l’adeguamento del personale addetto alla sicurezza (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza ed anche Vigili Urbani) in modo che l’intero territorio sia maggiormente presidiato. Il discorso è caduto anche sulla giustizia, sulla necessità che chi delinque sia punito e che la pena inflitta sia effettivamente espiata. Su questo argomento il Prefetto, pur condividendolo, non ha potuto prendere impegni perché fuori dalle sue facoltà.

All’incontro pubblico hanno preso parte anche i giovanissimi studenti della 4/a classe del Liceo Classico, accompagnati dalla dirigente scolastica e da una insegnante.
(Sedulio Brazzini)

Nel prosieguo dei lavori del Consiglio comunale è stato anche approvato il documento che alleghiamo.
RISOLUZIONE, EX ART. 40 DEL REGOLAMENTO COMUNALE

rispetto al punto 7 iscritto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale del 30/03/2015 (Mozione su “Iniziative di controllo del territorio a garanzia della sicurezza e l’ordine pubblico”)
Il Consiglio Comunale di Jesi
premesso

– che va ribadito come la “sicurezza”, oltre che questione particolarmente delicata, sia questione principalmente di interesse pubblico, da trattarsi e da esplicitarsi con l’intervento precipuo delle Forze dell’Ordine – assolutamente meritorie per quello che, pur tra mille difficoltà, anche normative, stanno facendo nella nostra città -, e con l’ausilio della Polizia Locale, impegnata pure a garantire il rispetto dei regolamenti esistenti, ed intervento che non può lasciare il posto od essere sostituito da sistemi di “giustizia fai da Te”, ideati sulla sorta di spinte non tanto ideologiche quanto dettate da pulsioni emotive e dalla volontà, più che di risolvere i problemi, di cercare di andare incontro, magari in cambio di un consenso diffuso, alle aspettative immediate di chi solleva i problemi, raccogliendone insofferenze, delusioni, patemi ed aumentandone le aspettative, ben sapendo però che tali problemi (o gran parte di essi) non sono risolvibili a livello comunale, vista la loro specificità;

premesso altresì

– che, sul fronte della sicurezza, in questi anni, l’Amministrazione Comunale di Jesi, con il Sindaco Bacci, molto ha fatto;
– che sta per partire un sistema di videosorveglianza di 30 telecamere (ed altrettante in futuro), avversato negli anni passati da forze politiche in nome di scelte ideologiche che, allo stato e visto il degrado che si è manifestato, si sono rivelate miopi, e così mai realizzato;
– che è stato dato nuovo impulso all’Ufficio mobile di Polizia Municipale, con una più attenta ed incisiva presenza nei quartieri più sensibili, con l’aggiunta, recentemente, di una mediatrice culturale per affrontare anche le problematiche degli immigrati;
– che alla stessa Polizia Municipale sono stati dati nuovi mezzi, anche di autotutela, e sono stati organizzati più volte controlli nei quartieri in sinergia con le forze dell’ordine (la chiusura del Vento Latino ne è stata forse la prima e più efficace dimostrazione);
– che è stata disposta, grazie all’associazione dei Carabinieri in congedo, una modalità di controllo che permette di vigilare sulle aree pubbliche in alcune ore della tarda serata/notte ed in alcuni giorni della settimana;
– che c’è stata un’accelerazione sui lavori del nuovo Commissariato, che si insedierà in un nuovo quartiere – resa possibile, in verità, sia grazie all’Amministrazione Comunale che anche alle forze politiche presenti in Consiglio -;
– che, a breve, partiranno gli incontri nei quartieri per la prevenzione delle truffe agli anziani e campagne di informazione e sensibilizzazione.

Il tutto interessandosi ed intervenendo, cosa non marginale ed importante per la nostra comunità, anche sul disagio, che sicuramente non è solo Jesino, così da prevenire od evitare fenomeni di emarginazione che sono tali da portare spesso alla disperazione;

Si ribadisce

• l’importanza della sinergia fra Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza e Polizia Locale, che permette, ad esempio, di sollevare Carabinieri e Polizia da alcuni compiti ed incombenze, come si sta facendo per i rilievi negli incidenti stradali, eseguiti generalmente dalla Polizia Locale;
• l’impegno ad incrementare gli sforzi nei controlli, nella frequenza e nella presenza della Polizia Locale nelle varie zone della Città, anche con l’adeguamento e l’aumento di organico ed il conseguente prolungamento degli orari di lavoro, per cui ci si è attivati da tempo;

Si impegna

• l’Amministrazione Comunale, pur nell’attenzione a forme di collaborazione che possono essere suggerite o prospettate, sempre in un quadro di fattibilità anche normativa, a proseguire nelle azioni politiche ed amministrative adottate, ed a perseguire risultati che diano ai cittadini il senso di sicurezza e di presenza, dello Stato e dell’Amministrazione Comunale.

Ciò pur nella consapevolezza delle difficoltà e delle criticità esistenti, non ultime quelle legate alle normative recentemente approvate dal Parlamento in tema di non punibilità di alcuni reati, che hanno suscitato motivi di allarme e preoccupazione.

I Consiglieri Comunali

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