Segui QdM Notizie

Eventi

Jesi Al Liceo Mannucci “Intra – mondi”, quando il vissuto si fa arte

Gli studenti dell’Artistico si raccontano attraverso installazioni contemporanee in una mostra frutto di un lungo percorso didattico

Jesi – Sarà visibile fino a dicembre, all’interno della scuola, l’art-exibition curata dai ragazzi della 4/A del Liceo Artistico Mannucci, dal titolo “Intra – mondi”, una serie di installazioni che raccontano, ognuna attraverso il proprio linguaggio espressivo, la voce bambina del suo creatore.

Esito di un lungo percorso didattico iniziato a gennaio, il progetto ha coinvolto, oltre ai ragazzi – artisti e curatori della propria mostra – il corpo insegnanti nel suo insieme e, nello specifico, i professori delle materie di indirizzo. Docenti di laboratorio Martina Basconi, Massimo Ippoliti, Giuliana Pallotto.

Quindi Daniela Pennacchioli, storia dell’arte, Lucia Bini, docente di sostegno e Stefania Sparaciari, docente di lettere.

«É stato un vernissage diverso dal solito, guidato e raccontato dai ragazzi. Abbiamo sperimentato un tipo di didattica più esperienziale, loro sono stati i protagonisti in tutte le fasi della realizzazione di questa esposizione, dalla progettazione delle installazioni all’allestimento degli spazi destinati alla mostra. Un sentito grazie va alla professoressa di arti figurative bidimensionali Martina Basconi. Come una regista, ha magistralmente coordinato il progetto nel corso di questi mesi», afferma il professore di arti figurative tridimensionali Massimo Ippoliti.

PHOTO-2023-06-11-09-04-19 2
PHOTO-2023-06-11-09-04-19
PHOTO-2023-06-11-09-04-18 6
PHOTO-2023-06-11-09-04-18 5
PHOTO-2023-06-11-09-04-18 4
PHOTO-2023-06-11-09-04-18 3
PHOTO-2023-06-11-09-04-18 2
PHOTO-2023-06-11-09-04-18
PHOTO-2023-06-11-09-04-17 6
PHOTO-2023-06-11-09-04-17 5
PHOTO-2023-06-11-09-04-17 4
PHOTO-2023-06-11-09-04-17 3
PHOTO-2023-06-11-09-04-17 2
PHOTO-2023-06-11-09-04-17
previous arrow
next arrow
Shadow

«Questa mostra è il frutto di un lungo percorso didattico, creativo e intimo per i ragazzi – spiega la prof Martina Basconi -, hanno trasformato i loro vissuti in bellezza. Alla fase di realizzazione ne è preceduta una progettuale, è stato chiesto ai ragazzi di cercare la propria voce bambina e trasformarla in arte. Le idee erano tante, così noi professori li abbiamo accompagnati nella scelta dei materiali, dei colori, dei linguaggi espressivi che potessero meglio tradurre il loro sentire nelle installazioni».

«Le tecniche espressive che si registrano – prosegue – sono molteplici: pittura ad acrilico e ad acquerello, grafica digitale, video, ricamo, terracotta, performance, installazioni con tecniche sperimentali. C’è stata una perfetta sinergia tra arti figurative bidimensionali e tridimensionali, inoltre è stato chiesto ai ragazzi di spiegare le loro opere, di raccontarle. Del resto, l’arte è comunicazione».

Complimenti e un plauso ai ragazzi espressi anche dal dirigente ing. Luca Serafini.

©riproduzione riservata

News