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Cronaca

JESI ALLARME POLVERI SOTTILI, IN UN ANNO SUPERATA 40 VOLTE LA SOGLIA MASSIMA

jesi1 JESI, 29 dicembre 2015 – In queste ultime settimane l’inquinamento atmosferico è diventato un argomento di conversazione tra i cittadini, di studio per tecnici, rompicapo per gli amministratori che, per legge, sono tenuti a prendere provvedimenti adeguati. Nei notiziari regionali Jesi è spesso citata tra i centri più inquinati della regione, una città dove il limite dei 50 microgrammi/mc delle polveri sottili (PM 10) è stato superato ben più volte di quelle stabilite; un territorio dove, nonostante le ordinanze di regolamentazione del traffico, si continua a circolare tranquillamente. Insomma, anche se tutte queste limitazioni producono effetti minimi sulla qualità dell’aria, forse sarebbe necessaria una maggiore collaborazione da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Ma ritorniamo agli sforamenti. Dati alla mano, il mese di novembre è stato quello in cui quel famoso limite dei 50/microgrammi/mc rilevato nella centralina di via Ancona – viale della Vittoria, via Tornabrocco, è stato superato per ben 15 volte nel corso dei 30 giorni (del mese di dicembre, al momento, si hanno i soli dati rilevati dalla centralina di via Clementina, ex villa seminario), ma in assoluto gli sforamenti  più consistenti si sono registrati nel mese di gennaio quando per ben tre giornate consecutive (dal 7 al 9 gennaio) ci si è avvicinati a quota 100, vale a dire quasi il doppio del consentito. A novembre, invece, il tetto massimo ha toccato quota 66,7.

Fino allo scorso 30 novembre gli sforamenti sono stati ben 40 (gli unici mesi “puliti” sono stati aprile, maggio e giugno), ma a dicembre la situazione è notevolmente peggiorata stante il perdurare dell’alta pressione, l’assoluto mancanza di precipitazioni ed il persistere delle nebbie e delle foschie dense.

Quanto terminerà tutto ciò? Difficile dirlo, c’è chi ipotizza nei primi giorni del 2016, ma ….. vedremo.

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