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Cronaca

JESI APPELLO DELLA COLDIRETTI: NO AL TRATTATO CETA, PENALIZZA IL VERDICCHIO

JESI, 11 luglio 2017 – Appello di Coldiretti Marche al Consiglio Regionale: votate” no all’accordo di libero scambio tra Ue e Canada che da il via libera aiPirati del Verdicchioe degli altri vini e prodotti Top marchigiani”.  Non è la prima volta che l’organizzazione più rappresentativa del mondo agricolo denuncia i danni derivanti dal “Trattato Ceta, l’intesa firmata dall’Unione Europea e del Paese Nordamericano che l’Italia è ora chiamata a ratificare in Parlamento, nonostante – si sottolinea in un comunicato – rappresenti un grave rischio per il settore agroalimentare.

Un accordo contro il quale, su iniziativa di Coldiretti, si sono già schierati oltre un centinaio di Comuni marchigiani, assieme alle Province”. Non solo una gran parte delle istituzioni è contraria alla ratifica dell’accorso, contrari sono anche “i Consorzi di tutela delle produzioni a Denominazione d’origine, dall’Istituto Marchigiano di tutela dei vini alla Dop dell’Olio di Cartoceto. Tra l’altro –  rileva Coldiretti Marche – nessuno de prodotti Dop e Igp marchigiani rientra nell’elenco delle appena 41 Dop e Igp tutelate sulle 291 totali”.

Quello che in particolar modo preoccupa i produttori agricoli marchigiani è anche la mancanza di un limite alla produzione dei “Wine Kit”, vale a dire vini anche di pregio Coltivati in casa. Non è una novità, infatti, che nei mercati internazionali è possibile acquistare una scatola contenente ingredienti per fare il Verdicchio, usando polveri e sciroppi di cui il Paese nordamericano è il massimo produttore mondiale, con un danno incalcolabile di immagine per le nostre Doc più famose. Il trattato – prosegue la nota di Coldiretti –  spalanca poi le porte  all’invasione di grano duro canadese, trattato in preraccolta con glifosato, vietato in Italia perché sospettato di essere cancerogeno”. Ed anche in questo caso la nostra regione sarebbe tra le più penalizzate, considerando che si trova al 3° posto nazionale nella produzione di frumento.

Coldiretti punta il dito anche sul fatto che, ratificando l’accordo UE-Canada, c’è il rischio concreto dell’arrivo di ingenti “quantità di carne a dazio zero da un Paese dove è possibile utilizzare ormoni negli allevamenti, a differenza di quanto avviene da noi.”

E’ una segnalazione importante, quella di Coldiretti, un appello che, ci si augura, i nostri Amministratori regionali tengano i debita considerazione nel momento di esprime la propria scelta di campo.

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