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Cronaca

JESI Avis, per Ivo la 150ma donazione per Mateusz la prima (video)

Un momento di festa al centro trasfusionale del “Carlo Urbani” per due donatori che rappresentano lo spirito solidale e altruistico dell’associazione

JESI, 13 agosto 2021 – Sono ormai le 10.30 e, al terzo piano dell’ospedale “Carlo Urbani”, al centro trasfusionale, l’Avis festeggia la 150esima donazione di Ivo Mercuri e l’ingresso nell’associazione del trentatreenne Mateusz Marian.

Ivo Mercuri, che proprio oggi compie 65 anni, ricorda la sua prima donazione nel medesimo giorno di 47 anni fa: era il 13 agosto del 1974, ed allora, al centro Avis di Chiaravalle, festeggiava il suo 18esimo compleanno.

Ivo si dice soddisfatto del suo traguardo, certo che quella di oggi non sarà l’ultima donazione del suo lungo percorso perché «voglio continuare a farlo finché potrò, invito tutti i cittadini a donare sangue in nome dell’altruismo e della solidarietà, ma anche per il fatto che offre l’importante opportunità di monitorare la propria salute».

Ma Ivo non è solo, al suo fianco, disteso nel lettino, c’è Mateusz Marian, trentatrenne di origine polacca, che ha appena donato le sue prime gocce di sangue, affidandosi alla professionalità del dottor Ioanis Giannulis e della dottoressa Lucia Canafoglia.

«È una grande emozione – racconta commosso – è difficile da spiegare a parole la felicità che sto provando, è davvero una bella cosa, non vedo l’ora di prendere appuntamento per la prossima donazione. È stato un mio amico a farmi conoscere questo mondo, ma allora avevo appena tatuato la mia pelle e ho dovuto posticipare. Spero davvero che questo mio gesto possa essere d’aiuto a qualcuno».

Con Mateusz, la grandę famiglia dell’Avis si allarga, ma i dati nazionali non lasciano spazio a interpretazioni: c’è bisogno di sangue per assicurare terapie salvavita ai paziente più deboli.

Oriana Capitani, presidentessa dell’associazione di Jesi dal 2016, spiega: «L’Avis rappresenta per me e per l’umanità, un servizio fondamentale», «la cultura del dono è valore che tutti noi volontari stiamo cercando di tramandare», afferma poi Rossella Stronati consigliera Avis.

Quella di oggi è stata una giornata importante, questa sorta di passaggio del testimone è il segno che il messaggio dell’Avis sta arrivando nel cuore della gente. C’è bisogno di solidarietà e altruismo: la donazione è semplice gesto, veloce e gratuito, che può salvare la vita di molte persone e la propria, tenendo sempre sotto controllo il proprio stato di salute.

Il sangue umano è un prodotto naturale non riproducibile artificialmente, indispensabile alla vita: senza donatori, molti bambini affetti da malattie ematologiche (leucemia, talassemia, ecc) e pazienti con gravi emorragie o aventi bisogno di interventi o trapianti, morirebbero.

Nicoletta Paciarotti

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