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Cronaca

JESI BACCI: “SULLA TORRE ERAP IL PROBLEMA E’ STATO CREATO, DIFFICILE TORNARE INDIETRO”

JESI, 22 maggio 2017 – Nei giorni scorsi aveva visto la luce il Comitato ‘Parco del Granita’ voluto dagli abitanti del quartiere con il fine di evitare la costruzione Erap in via Tessitori.

Il Comitato parlava di scelta assurda ed aveva dato appuntamento a tutti per mercoledì 24 maggio presso il Centro Sociale ‘l’incontro’ per discutere dell’opera con il tentativo di fermare, o provare a far ripensare, per soluzioni diverse o alternative.

Il Sindaco di Jesi Massimo Bacci, in merito, ha inviato la seguente nota: “Accolgo con favore la nascita di un nuovo comitato di cittadini, pur limitandomi a evidenziare il ritardo, di almeno una decina di anni, con il quale irrompe nella scena politica. Spero almeno che non sia “apolitico” alla stessa maniera del comitato partitico di piazza Pergolesi. Nel merito della questione: l’area di via Tessitori è stata venduta all’Erap per circa 900 mila euro dalla società Campus Boario, creata dalla precedente amministrazione e da noi chiusa per arginare le pesanti perdite che stava producendo (la vendita dell’area, effettuata sempre da quelli che governavano prima di noi, è legata proprio a questo). Anche nel lontano 2007, quando se ne parlava, il quartiere di San Giuseppe era densamente abitato. Non è pertanto cambiato alcun contesto, come è stato detto da alcuni, semplicemente è stato commesso un errore di valutazione: personalmente mi sarei mosso diversamente. A mio parere, l’unica maniera per bloccare il progetto è chiedere ai cittadini un contributo per risarcire l’Erap – che fra l’altro ha ottenuto dalla regione un finanziamento di circa 2,5 milioni per tale costruzione – dei soldi già spesi. Mi sorprendono pertanto le accuse arrivate da esponenti di partito che hanno creato il problema e che oggi lo rinnegano senza indicare alcuna soluzione. Il fatto che un comitato si sia interessato, seppur con ritardo, alla questione è comunque importante e restiamo a disposizione per confrontarci e capire se vi sono altre strade che noi, al momento, non vediamo”.

(e.s.)

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