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JESI BIODIGESTORE, L’OPPOSIZIONE: «UNA DECISIONE GIÀ PRESA»

Massimo Bacci: «L’impianto va fatto ma serve una risposta unitaria», e “Jesi in Comune”: «Non vuole assumersi la responsabilità di condannare la città a prendersi tutti i rifiuti umidi della provincia»

JESI, 19 maggio 2019 – Commissione sul biodigestore durante la settimana – il 14 scorso – nell’aula del Consiglio comunale. Alla presenza del presidente della Provincia di Ancona, Luigi Cerioni, del direttore dell’Ata, Massimiliano Cenerini, dei sindaci della Vallesina, e di alcuni rappresentanti del Comitato della Coppetella, si è entrati nello specifico dell’impianto (foto in primo piano dal piano di fattibilità del biodigestore).

«Sono sempre più convinto che l’impianto vada fatto – ha detto il sindaco Massimo Bacci –. E vorrei che questa decisione venisse presa in maniera unitaria».

biodigestore

Immagine dal piano di fattibilità del biodigestore

Gli ha fatto eco l’assessora all’ambiente Cinzia Napolitano: «Ci siamo impegnati con il Patto dei Sindaci a ridurre le emissioni e noi così faremo la nostra parte. Questo impianto è un vantaggio per le future generazioni».

Di tutt’altro avviso l’opposizione con Jesi in Comune che ribadisce (leggi l’articolo) contrarietà alla realizzazione: «Il sindaco Bacci non vuole assumersi la responsabilità di condannare la città a prendersi tutti i rifiuti umidi della provincia di Ancona, per questo ha chiesto che la decisione venga presa in maniera condivisa. Chiariamo ancora una volta che siamo contrari all’impianto perché secondo noi la Vallesina ha già dato in termini di rifiuti e la Coppetella, essendo zona Aerca (Area ad Elevato Rischio di Crisi Ambientale), non è evidentemente l’area più indicata».

Di primaria importanza la questione delle tempistiche: «Se Jesi dovesse dire di no all’impianto ci deve essere il tempo tecnico per effettuare verifiche e valutare un’altra soluzione» ha chiarito Luigi Cerioni. Il termine è la fine del mese di maggio, ma il Sindaco ha chiesto che venga spostato a giugno. L’impianto dovrebbe impiegare circa 15 operai, otto sono quelli di Trento (leggi l’articolo).

Il biodigestore visitato da una delegazione di Jesi in Trentino

«Temiamo – prosegue l’opposizione – che il Sindaco e la sua maggioranza vogliano far scadere senza fare nulla per poi dire che non si può fare più niente –  e affonda -: Bacci ha detto che il biodigestore non è nel programma di mandato. Dunque, stando al contratto di sottomissione (leggi l’articolo) firmato dai suoi, ogni consigliere si assuma la responsabilità di quel che vota».

Il gruppo di maggioranza Jesiamo precisa: «Sulla disponibilità ad ospitare l’impianto si dovrà pronunciare il Consiglio comunale nei prossimi mesi. Una scelta importante che avrà i suoi riflessi negli anni a venire per la comunità jesina e che va vista anche come un’opportunità di crescita per il territorio, per tale motivo ci saranno precise responsabilità. Il confronto politico sarà aspro, i rifiuti non hanno mai portato voti e le strumentalizzazioni saranno all’ordine del giorno, sarebbe più facile defilarsi ma lo spirito di questa maggioranza è altro».

Il Comitato No Jesi pattumiera delle Marche ribadisce di essere venuto a sapere per caso dell’impianto nel quartiere e di non essere ancora mai stato coinvolto, dal primo cittadino o dall’assessorato competente.

(e.d.)

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