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JESI VINCOLO DI MANDATO AI CONSIGLIERI, È SCONTRO DOPO LE RIVELAZIONI

Reazioni per quanto reso noto da Marco Giampaoletti in seguito alla sua uscita dalla maggioranza, l’opposizione con “Jesi in Comune” va all’attacco: «L’Amministrazione Bacci si caratterizza per l’uomo solo al comando»

JESI, 6 maggio 2019 – L’uscita dalla maggioranza del consigliere Marco Giampaoletti (leggi l’articolo) e quanto da lui rivelato circa la firma di una sorta di vincolo, innesca un acceso confronto politico.

Il consigliere di Insieme Civico ha infatti sottolineato come «nel 2017 credevo che dopo il mio supporto e disponibilità, bastasse una stretta di mano, invece Bacci ha fatto firmare a tutti un foglio dove se eri eletto non potevi formare un nuovo gruppo consiliare, e se non eri in sintonia dovevi dare le dimissioni da consigliere comunale. Anche per la Provincia la stessa cosa».

patto jesinsiemeUna notizia che non è sfuggita all’opposizione di Jesi in Comune: «Il consigliere Giampaoletti conferma che l’Amministrazione Bacci si caratterizza per l’uomo solo al comando – e citando l’uscente -, in una squadra si discute ma qui invece c’è solamente una voce e poi ci si deve adeguare. Giampaoletti fa riferimento ad un patto che Bacci avrebbe fatto sottoscrivere a lui (ed, immaginiamo, ad altri consiglieri) che sintetizza una sorta di vincolo di mandato, costringendo gli eletti a sposare sempre e comunque le posizioni del capo».

L’opposizione parla senza mezzi termini: «Così si evidenzia la sfiducia di Bacci nei confronti dei “suoi”, tanto da aver preteso un patto di sottomissione ed una consegna del silenzio. Quali altri consiglieri e consigliere hanno sottoscritto lo stesso patto?».

Un patto che, prosegue l’opposizione, impone di impegnarsi «a non assumere iniziative personali se non previamente comunicate al Sindaco. A non partecipare e a non costituire gruppi consiliari diversi da quelli in cui sono stato eletto – e ancora – a presentare le dimissioni da consigliere comunale in caso di non rispetto e non condivisione della linea politica». 

Il sindaco Massimo Bacci

La replica della maggioranza non tarda ad arrivare: «Riteniamo sia la più ampia garanzia verso i cittadini ad iniziare e portare a termine con responsabilità e lealtà verso la città, il Sindaco, la Giunta e gli altri consiglieri eletti nella lista in appoggio a Massimo Bacci proprio il programma di mandato. La serietà nell’intraprendere un percorso nel rispetto delle persone e dei ruoli, l’impegno verso tutti prima dell’apparire personale, garantendo libertà di coscienza nelle questioni non ricomprese nel programma e sulle questioni etiche. Fuori dalle logiche partitiche ed ideologiche, dagli interessi di bottega e dai personalismi».

Insomma, per la maggioranza «il civismo è un accordo tra persone basato su un programma elettorale sul quale si chiede la fiducia ai cittadini». 

(e.d.)

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