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Cronaca

JESI BLOCCO DEGLI SCRUTINI, INSEGNANTI IN TRINCEA ANCHE AL LICEO CLASSICO

JESI, 13 giugno 2015 – Il Liceo Classico “Vittorio Emanuele II” si unisce alle altre scuole jesine nel blocco degli scrutini. Gli insegnanti, nonostante avessero potuto bloccare tutti gli scrutini previsti per le due giornate del 10 e 11 giugno, dopo attenta riflessione, hanno deciso di manifestare il proprio dissenso nei confronti del decreto legge “La Buona Scuola” scioperando durante il primo scrutinio di ciascuno dei due giorni.
I docenti – si legge nella nota -, condividendo una volontà precisa e ragionata di mostrare un segno tangibile di protesta, dichiarano di aver preferito questa modalità in quanto mossi dall’indignazione dovuta alla consapevolezza che il denaro detratto dagli stipendi degli scioperanti finisce per essere un ‘regalo’ allo Stato, quello stesso Stato che da 9 anni ha bloccato il contratto lavorativo e che in modo incostituzionale finanzia le scuole private. Il corpo docente chiede agli studenti, alle loro famiglie e all’opinione pubblica un sostegno in questa mobilitazione contro le posizioni prese dal Premier Renzi e dal suo Governo, che pur dichiarandosi disponibile al dialogo non ha apportato né probabilmente apporterà sostanziali variazioni al disegno di legge. Tutti credono fermamente nella necessità di una riforma scolastica e ancor più nel riconoscimento del merito ai docenti migliori, ma la valutazione di tale merito non può essere misurata con i criteri soggettivi del Dirigente scolastico , così come non può essere lasciata al preside la decisione, ogni tre anni, di chi introdurre nel proprio organico e chi no: non dimentichiamo che siamo in Italia, terra di raccomandazioni, pressioni illecite e scambi di favori. La Scuola deve essere un luogo dove il confronto delle idee, la libertà di espressione e la democrazia convivano protette, dove al docente venga riconosciuto il suo ruolo di “Professionista del Sapere” e formatore indispensabile di coscienze mature e critiche, diversamente la Scuola che ne verrebbe fuori non potrà essere definita in alcun caso ‘buona”.

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