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Cronaca

JESI Bonus cultura: indagini delle Fiamme Gialle e sanzioni in arrivo

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Pari al triplo del buono, 1.500 euro: «Nessun motivo per dubitare che stessimo facendo la cosa giusta», dice una mamma 

JESI, 14 maggio 2020 – Bonus cultura utilizzato in maniera impropria anche nella nostra città. Scattano le indagini delle Fiamme Gialle, e relative sanzioni, alle famiglie dei neo diciottenni per l’irregolare utilizzo del benefit.

Il buono, introdotto dal Governo Renzi nel 2016, pari a 500 euro, può essere utilizzato per cinema, eventi culturali, libri, musei, corsi di musica e teatro, prodotti per l’editoria audiovisiva. Proprio in questi giorni sono state decine le famiglie del territorio che hanno ricevuto la visita della Guardia di Finanza recatasi anche in un’attività commerciale della città per avere chiarimenti sull’uso che è stato fatto del bonus.

Il neo sarebbe legato all’acquisto di smartphone e prodotti che però non sono inclusi nel rimborso come, appunto, smartphone e computer. Ad essere contestata è l’indebita percezione di erogazione ai danni dello Stato. Le sanzioni sono pari al triplo del buono e ammontano a circa 1.500 euro.

Alcuni si sono rivolti a un legale, altre famiglie attendono la medesima sorte.

«Sono andata con mia figlia presso un rivenditore di Jesi per spendere il bonus – racconta una mamma residente in Vallesina -. Mi è stato detto che l’acquisto che ho effettuato, un telefono, rientrava nella sezione della musica e mi sono fidata. Come me tante altre persone. Quel giorno oltre me e mia figlia nel negozio c’erano almeno altre venti famiglie, alcune anche da fuori provincia, in attesa di spendere il bonus. Quel che dispiace è che ci siamo fidati, mi è stato fatto anche regolare scontrino: insomma, non ho avuto nessun motivo di dubitare.  Pensavamo tutti di fare la cosa giusta: con diversi presenti quel giorno abbiamo addirittura effettuato l’iscrizione per avere il bonus all’interno del negozio».

(e.d.)

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