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Cronaca

JESI BOTTA E RISPOSTA SU ‘PROGETTO JESI’ TRA ‘JESI IN COMUNE’ ED IL SINDACO BACCI

JESI, 22 novembre 2017 – Botta e risposta tra ‘Jesi in Comune’ ed il Sindaco Bacci su Progetto Jesi.

“Apprendiamo dai quotidiani – scrivono i rappresentanti del gruppo consiliare di opposizione – che data la liquidazione di Progetto Jesi, i beni a suo tempo conferitigli dal comune stanno ora per tornare nella disponibilità del comune stesso. Al riguardo, visto che siamo alla fine della storia di Progetto Jesi, sarebbe bene che il Sindaco chiarisse ai cittadini i passaggi essenziali, per capire come sono andate le cose e quindi se da questa vicenda le casse comunali ci abbiano guadagnato o perso.  In tal senso, le domande a cui chiediamo al sindaco di rispondere sono: il rientro dei beni conferiti a suo tempo, oggi a che valore avviene? Forse inferiore a quello dell’epoca del conferimento a Progetto Jesi?  Se sì, che cosa comporta per il bilancio comunale? Progetto Jesi in che condizioni chiude? Di pareggio, di attivo o di passivo? E se fossero le due ultime eventualità, i relativi utili o perdite vanno ad incidere sul bilancio comunale? In generale, cosa ha significato Progetto Jesi per il Comune? La “cartolarizzazione” e/o le vendite (per quel che ci sono state…) hanno prodotto qualche benefico effetto di bilancio? Sappiamo bene che Progetto Jesi nasce in un’epoca anteriore al momento in cui Bacci è diventato sindaco, ma sappiamo altrettanto bene che Bacci ne è stato a lungo il presidente. E che oggi spetta a lui, quale sindaco, chiudere la partita per conto dell’Amministrazione Comunale”.

Di seguito la replica del primo cittadino: ““Ringrazio la lista Jesi in Comune per l’invito a raccontare i risultati di Progetto Jesi. Lo farò molto volentieri, anche perché credo si tratti di una delle migliori esperienze italiane di un’azienda pubblica di cartolarizzazione. La scelta di chi mi ha preceduto di istituire ProgettoJesi e, conseguentemente, le risorse che ProgettoJesi ha anticipato fin da subito al Comune, prossime ai 15 milioni di euro, ha permesso in quegli anni di evitare il dissesto finanziario dell’Ente. Personalmente sono orgoglioso di esserne stato a lungo il presidente e di aver lasciato conti rigorosamente a posto”.

 

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