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Cronaca

JESI CALENDARIO DELLE CIPOLLE: UN LUNGO INVERNO E PRIMAVERA IN RITARDO, AFA DA GIUGNO AD AGOSTO, OTTOBRE AL FREDDO

JESI, 2 gennaio 2017 – Dopo un 2016 “bisesto e funesto di nome e di fatto”, come ricorda Alfio Lillini nella relazione di presentazione del “Calendario Meteo delle Cipolle anno 2017”, dopo che lo scorso anno nel mondo si sono registrati gravi episodi dovuti sia al comportamento degli uomini, così come alle tragiche bizzarrie della natura, l’anno appena iniziato “sarà sicuramente diverso – leggiamo nella nota di accompagnamento –, il Natale con la buona luna (luna calante) è di buon auspicio”. Speriamo che Lillini e le sue cipolle abbiano visto ed indicato il giusto.

Alfio Lillini

Dal punto di vista del clima l’anno nuovo “sarà molto variabile, privo o quasi di mezze stagioni; la pioggia sembrerebbe non mancare proprio”. Sempre dalla relazione veniamo a conoscenza che “l’inverno non sarà duro, ma sarà lungo; la primavera arriverà tardi, per il caldo (quello vero) bisognerà aspettare la fine di maggio, afoso alla fine di giugno”. Una lunga attesa per poi entrare in un periodo di afa assoluta che dovremo sopportare dalla fine di giugno alla metà di agosto. Se può consolare, diremo che in tutta questa fase dovremmo assistere a “qualche sparso e benefico temporale”. Dopo un settembre piovoso a metà, con conseguente aumento della umidità, gli appassionati dei funghi avranno giornate fortunate per la raccolta, un po’ meno contenti i coltivatori di oliva che vedranno le loro piante attaccate dalla famigerata mosca. Già ad inizio ottobre ci dovremo confrontare con i primi freddi che ci annunceranno il precoce inverno. Per assistere alle gelate e vedere fiocchi di neve si dovrà attendere la seconda metà di dicembre.

La relazione elaborata da Lillini si conclude con l’ormai tradizionale “Avviso ai naviganti” che ancora una volta si rivolge a chi governa i nostri territori.

“Per anni – scrive Lillini – mi sono rivolto alle istituzioni, che hanno il dovere di governare il territorio, anche alla luce degli avvenuti cambiamenti climatici ormai noti a tutti, molta poca attenzione è stata fatta al dissesto idrogeologico, ormai le bombe d’acqua sono di attualità anche nel nostro territorio. Il sisma – continua  – ha messo al tappeto intere zone, almeno che la ricostruzione sia fatta con criteri idonei e duraturi, per la garanzia dei residenti, e delle nuove generazioni. Lo scrivo da anni – conclude – è già tardi, è ora di farlo”.

Giusto per rimanere dentro il tema meteorologico, diciamo che nella prima decade di questo gennaio 2017 si prevedono: gelate, neve e pioggia; nella seconda il tempo sarà nuvoloso, con pioggia e nebbia; neve, freddo e variabile il tempo previsto nella terza decade.

(s.b.)

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