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Cronaca

JESI CAMICI BIANCHI AL PRONTO SOCCORSO, ARRIVA NUOVO PERSONALE: TRATTATE CIRCA 2300 PERSONE NEL SOLO MESE DI DICEMBRE

JESI, 13 gennaio 2017 – La Direzione Medica di Presidio ha annunciato che da lunedì prossimo (16 gennaio) l’organico del Pronto Soccorso del Carlo Urbani sarà finalmente coperto “fino a raggiungere – si legge in una nota – il numero previsto di 14 medici in servizio (13 Dirigenti e 1 Direttore)”.

Con questa determinazione dovrebbero venire a cessare le troppe e a volte tragiche manchevolezze di un servizio causate non certamente dalla professionalità degli addetti, quanto dalla mole di lavoro che questi erano chiamati ad assicurare. E che quei pochi che operavano al Pronto soccorso cittadino avessero lavorato duramente è la stessa Direzione a certificarlo scrivendo: “nonostante l’elevata affluenza di utenti al Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Jesi durante questo ultimo mese, attribuibile anche all’epidemia influenzale che ha colpito in maniera eccezionale la Regione Marche, il personale in servizio, seppure in numero ridotto per quel che riguarda l’organico medico, ha lavorato a pieno regime ed ha garantito lo stesso numero di prestazioni, in tempi appropriati per ciascuna tipologia di gravità”.

Tempi appropriati che molti utenti non giudicano tali, specialmente quelli che sono rimasti per ore ed ore in attesa di una sistemazione definitiva in questo o quel reparto di degenza. Ma andiamo avanti, riprendiamo quanto scritto nel comunicato stampa inviato dalla Direzione Medica di Presidio che mette a confronto il lavoro di due analoghi periodi degli anni 2015 – 2016. “Nel dicembre 2015 hanno avuto accesso al Pronto Soccorso dell’ospedale di Jesi un totale di 2.278 pazienti dei quali il 2,7% in codice rosso e 34,2% in codice giallo; nel mese di dicembre 2016 il totale degli accessi è stato numericamente simile, cioè 2.294, ma è aumentato il numero dei pazienti con maggiore gravità clinica (5% codici rossi, 39,6% codici gialli) che richiedono, come è ovvio, un maggior tempo per la diagnosi e il trattamento, con un comprensibile, conseguente allungamento dei tempi d’attesa per i codici di minor gravità (verdi e bianchi)”.

Da lunedì, dunque, tutto dovrebbe rientrare in quella  normalità che prevede la turnazione di due medici anche nelle ore notturne così da venire incontro a quell’utenza della Vallesina che stava attendendo da anni  il ritorno ad un andamento degno di una società civile e rispettoso di lavoratori che si impegnano nella loro professione.

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