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Cronaca

JESI Case di riposo, al lavoro per riattivare le visite con i familiari

Su prenotazione, attraverso un vetro, al Collegio Pergolesi mentre la struttura di via Gramsci conta di riaprire a metà mese

JESI, 11 aprile 2021 – Le strutture per anziani della città sono al lavoro per poter riaprire alle visite delle famiglie.

L’ingresso del Collegio Pergolesi

Appuntamenti su prenotazione al Collegio Pergolesi di via San Marco, i familiari possono vedere i loro congiunti attraverso un vetro per evitare contaminazioni. Gli anziani ospiti della struttura che non hanno avuto il covid, all’inizio del mese di aprile hanno ricevuto la seconda dose di vaccino. La direzione del Collegio Pergolesi, ormai covid free dopo i terribili mesi alle prese con un focolaio che l’ha messa a dura prova, si è attivata per realizzare percorsi differenti nel giardino: nella vecchia struttura del botteghino del cinema è stato installato un interfono per agevolare le comunicazioni tra ospiti e famiglie che ora, finalmente, dopo diversi mesi, possono rivedersi.

Anche la struttura di via Gramsci, la Casa di riposo Vittorio Emanuele II (foto in primo piano) gestita dall’Asp Ambito 9, sta procedendo nella stessa direzione: periodicamente si stanno svolgendo degli incontri online tra la direzione della struttura, con Franco Pesaresi e la dottoressa Barbara Paolinelli, e le famiglie degli ospiti. Si sta discutendo il regolamento del Comitato delle famiglie, un organismo volto d incentivare il confronto coi familiari e che fa parte delle iniziative per far recuperare agli ospiti una socialità persa soprattutto a causa dell’emergenza sanitaria. Le visite in presenza potrebbero ripartire a metà del mese di aprile: «Proviamo a riaprire – spiega Matteo Marasca, presidente dell’Asp9  -. Studieremo un protocollo per consentire l’accesso: la guardia deve rimanere alta».

Va anche detto che l’Asp Ambito 9, tramite la propria struttura di via Gramsci, diventerà punto vaccinale per i cosiddetti caregiver, vale a dire parenti, congiunti o comunque soggetti che sono costantemente a contatto con gli utenti dei Centri diurni per persone con disabilità dalla stessa Asp9 gestite – le cui vaccinazioni sono iniziate – , in una operazione che interesserà una novantina di persone.

Eleonora Dottori

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