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Cronaca

JESI Caterpillar: proprietà non vuole interrompere procedura licenziamenti

Tavolo al Mise: atteggiamento indisponibile dell’azienda, nuovo incontro lunedì in presenza a Roma dove converranno anche i lavoratori, c’è distanza tra le manifestazioni di interesse e le richieste della multinazionale

JESI, 15 febbraio 2022 Non viene accettata la richiesta di sospendere la procedura dei licenziamenti per i circa 200 dipendenti della Caterpillar.

Caterpillar Jesi

Si sono riuniti oggi, per la seconda volta, al tavolo online con il Mise i sindacati e la proprietà della multinazionale americana con sede jesina in via Roncaglia. Per il Ministero dello Sviluppo economico era presente la segreteria tecnica della vice ministra Alessandra Todde. Fumata grigia per le tre proposte ricevute dalla proprietà che sono state giudicate «non ricevibili allo stato attuale dall’azienda perché lontane dalle loro aspettative, ma possibili di approfondimento».

«L’azienda – a quanto si apprende dagli uffici della segreteria tecnica della vice ministra Todde – incontrerà i rappresentanti delle controparti alla presenza del Mise per cercare un punto di incontro. Al momento non è accettata la richiesta di sospensione della procedura. Il prossimo tavolo in plenaria lunedì 21 alle 14, in presenza».

Venerdì 18, tra l’altro, si terrà anche la seconda udienza per il ricorso ex art.28, per comportamento antisindacale della multinazionale, al Tribunale di Ancona, presentato dalla Fiom Cgil, Fim e Uilm contro Caterpillar.

Tutto rinviato dunque a lunedì 21 ore 14, a Roma al Mise, in presenza, mentre martedì 22, ore 14, l’assessore al lavoro, Stefano Aguzzi, ha convocato il tavolo regionale.

La comunicazione ai lavoratori è stata fatta, nel piazzale di via Roncaglia, da Mirco Rota, Fiom nazionale (foto in primo piano), che ha delineato il quadro, insoddisfacente, delineatosi oggi.

«Caterpillar – ha spiegato – ci ha comunicato l’arrivo di tre offerte, un‘azienda dal profilo prettamente industriale, un fondo che si occupa di acquistare le imprese, ristrutturarle e poi cederle, e una lettera di interessi. Un dato di partenza per iniziare a lavorare sulle ipotesi di continuazione e di reindustrializzazione dello stabilimento. L’azienda ci è parsa molto titubante, molto fredda rispetto alle offerte, perché la distanza da quello che vorrebbe e le disponibilità ricevute sarebbe elevata. Senza specificare, però, su quale versante, se economico od occupazionale».

«Da parte nostra abbiamo detto sia all’azienda che al Ministero che occorre continuare a discutere con questi tre imprenditori, interessando anche Regione e Comune perché favoriscano l’avvicinamento. Da oggi a venerdì, comunque, Caterpillar continuerà la discussione congli interessati, in particolare con uno di questi, per vedere se queste distanze sono colmabili».

«Ovvio che questa discussione avrà bisogno di tempi che vanno al di là dela procedura di licenziamento dal 23 e insieme al Ministero abbiamo ribadito che vogliamo più settimane per fare tutto quello che serve».

«Su questo punto, però, non ci sono stati passi in avanti da parte di Caterpillar ma solo la disponibilità all’incontro di lunedì al Ministero e il giorno dopo in Regione relativamente alla procedura».

«Atteggiamento, comunque, indisponibile, Caterpillar non apre rispetto alla questione tempo, non dice quali sono le sue pretese rispetto alla vendita. L’obiettivo è complicato ma dobbiamo continuare almeno per fare un passo in avanti».

Domani il turno di mattina sarà dalle 8 alle 12, quello del pomeriggio dalle 15 alle 17. Tra le 12 e le 14 prevista l’assemblea unitaria per organizzare il giovedì e il venerdì di lotta.

Lunedì tutti a Roma in pulman al Ministero.

Eleonora Dottori

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