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Cronaca

JESI CHROM AESIS, INAUGURATO IL MURALE AL QUARTIERE MULTIETNICO: OMAGGIO ALL’IDENTITÀ ARTISTICA DELLA CITTÀ

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di SEDULIO BRAZZINI


JESI, 20 novembre 2016  – Un piccola folla, con larga rappresentanza della popolazione multietnica del quartiere San Giuseppe, ha partecipato all’inaugurazione ufficiale del murale realizzato da tre giovani artisti all’inizio di via San Giuseppe. La grande opera pittorica, ideata e realizzata dall’affermato artista Federico Zenobi, da Nicola Canarecci (entrambi presenti alla cerimonia) e da Corrado Caimmi (a Milano per motivi di lavoro), fa bella mostra di sé con i suoi colori (offerti ancora una volta dalla Caparol Marche Color) scelti – è stato detto dall’assessore alla cultura, Luca Butini, e confermato dagli artisti – dagli stessi bambini della vicina scuola.

murale3L’immagine di “Chrom Aesis”, questo il nome della giovane raffigurata, è stata tratta da un affresco anonimo presente nella Pinacoteca Civica, la cui responsabile Simona Cardinali ha avuto un grosso ruolo nel progetto complessivo.

«La musa della poesia e della storia – ci ha detto Zenobi – costituisce un omaggio al passato artistico della città ed il pavimento raffigurato ricorda l’insediamento produttivo romano esistente a poche decine di metri da dove l’opera campeggia sulla parete della casa popolare».

murale4Poco dopo il mezzogiorno odierno, dopo i saluti ed i ringraziamenti da parte del sindaco Massimo Bacci, dell’assessore alla cultura, Butini, di Michele Di Lella, dell’azienda Caparol, e da quanti si sono adoperati nella realizzazione del murale; oltre ad un doveroso ringraziamento all’Impresa Pittura Edile Goffi che gratuitamente ha messo a disposizione le proprie professionalità per la realizzazione dell’opera, autorità ed artefici dell’affresco hanno scoperto la targa nella quale si legge: “Omaggio a Jesi  – CLIO Musa della Poesia e della Storia – dettagli odi un dipinto di Palazzo Pianetti” e, di seguito, il nome dei tre artisti, a cominciare da Federico Zenobi, Nicola Canarecci e Corrado Caimmi.

La cerimonia, interrotta ad un certo punto per il malore che ha colpito una giovanissima studentessa, si è conclusa con un caloroso applauso e con l’augurio che questa presenza artistica sui muri della città non rimanga isolata in quel quartiere, ma si diffonda anche in altre parti.

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