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Cronaca

JESI IL COMUNE VARA L’INTERPELLO TRIBUTARIO, PIÙ TRASPARENZA E RISPOSTE CERTE AI CITTADINI

JESI, 13 maggio 2016 – Una nuova espressione lessicale sta per calarsi tra i cittadini jesini; il Comune, infatti, ha approvato “il nuovo regolamento per l’interpello tributario, grazie al quale i contribuenti, d’ora in poi, avranno il diritto di chiedere ed ottenere risposte scritte (e vincolanti per l’ufficio) in caso di incertezze nell’applicazione delle norme riguardanti la tassazione locale”. Con questa innovazione il Comune di Jesi si colloca tra gli enti locali che fanno da apripista in Italia al principio del reciproco rispetto e fiducia tra l’ente pubblico ed il cittadino.

Ma cosa riguarda l’interpellato tributario. La risposta è in una nota inviata alla stampa dalla quale si apprende che “i tributi oggetto dell’interpello sono tutti quelli locali e dunque: l’Imu, la Tari, la Tasi con domande da inviare al Comune, ma anche la Tosap, tassa pubblicità e pubbliche affissioni, con destinataria la Sorit, società che gestisce per conto del Comune stesso tali servizi. Il contribuente – si spiega ancora nella nota – può esercitare il diritto di interpello per ottenere una risposta riguardante fattispecie concrete e personali, quando dall’applicazione delle disposizioni tributari vi sono condizioni di obiettiva incertezza sulla corretta interpretazione. L’istanza deve essere preventiva e dunque va presentata entro e non oltre la scadenza dei termini per la presentazione della dichiarazione previsti dalla normativa del tributo oggetto dell’istanza. L’istanza non ha effetto sulle scadenze previste dalle norme tributarie, né sulla decorrenza dei termini di decadenza. Entro 90 giorni dalla ricezione delle istanze – conclude la nota – il dirigente o il funzionario responsabile del servizio tributi deve dare risposta scritta. Quando la risposta non è comunicata al contribuente entro il termine previsto, il silenzio equivale a condivisione della soluzione prospettata dal contribuente”.

(s.b.)

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