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Cronaca

Jesi Conte, calda accoglienza tra applausi e contestazione (video)

L’ex premier e presidente del M5S in appoggio della lista Jesi Respira: «Al voto per un candidato di centrosinistra che esprime un chiaro progetto politico»

Jesi, 26 maggio 2022Caldo il primo pomeriggio non solo in senso meteo ma anche per l’arrivo dell’ex premier e attuale presidente del M5S accolto in Piazza Spontini, a ridosso della scalinata dell’Hemingway Cafè, in Piazza delle Monachette, dove era atteso, sia dagli applausi dei suoi sostenitori che dalla contestazione di un gruppetto riconducibile ai no vax e no green pass.

Era atteso dai candidati della lista – coalizione di centrosinistraJesi Respira dove alberga, oltre ai pentastellati, anche Europa Verde.

Ci sono stati attimi di tensione – prontamente arginati dalla presenza della Polizia in borghese e dello stesso vice questore Pietro Sica – tanto che il Presidente è stato in un primo momento dirottato al vicino Bar Imperiale dove ha approfittato per sorbire un buon caffè e scattare qualche selfie. In attesa che la situazione trovasse la giusta via del ritorno alla calma.

«Questa è la democrazia – ha commentato – anche chi ha posizioni insostenibili, le può sostenere, mi hanno detto che sono dei no vax. E questo mi rende ancora più orgoglioso del lavoro che abbiamo fatto insieme alla comunità nazionale: se le scelte fossero state affidate a loro saremmo tutti andati a rotoli».

Accantonata, perciò, l’ipotesi, che pure si era fatta strada, di rinunciare all’incontro, Giuseppe Conte, attraverso l’arco del Soccorso, in compagnia del senatore jesino Mauro Coltorti, quindi nella parte opposta da dove era venuto, si è diretto di nuovo in Piazza delle Monachette per assolvere al compito al quale era stato invitato.

Ma appena iniziato il suo intervento c’è stato un altro blitz dei contestatori che, muniti di microfono e amplificazione, accanto alla Trattoria della Fortuna, hanno iniziato la loro azione verbale di disturbo durata, però, una manciata di minuti. Il tempo di farli smettere.

«La coalizione che si appresta al voto del 12 giugno – ha poi detto l’ex primo ministro dopo aver salutato il candidato sindaco del centro sinistra, Lorenzo Fiordelmondo, in collegamento da casa per via del Covid, che ha svolto un breve intervento – si affida a un chiaro progetto politico per migliorare la qualità della vita dei cittadini di Jesi. E, al voto, si dovrà esprimere una preferenza non legata a un volto, magari conosciuto, ma a un progetto ben chiaro. Non bisogna cadere nella trappola di separare l’azione politica locale da quella nazionale, piuttosto darle continuità».

Giuseppe Conte ha poi sottolineato come «si possono anche commettere errori ma il nostro impegno è sempre rivolto alla tutela della collettività, le nostre decisioni ispirate al bene comune e questa tensione ci sarà sempre nel M5S».

Uno sguardo anche verso quello che di terribile accade in Ucraina ma «senza la pace non andiamo da nessuna parte, dopo il Covid non ci meritiamo una guerra. Tutti i nostri sforzi debbono essere concentrati, giorno e notte, per raggiungere l’obiettivo di far tacere le armi altrimenti i problemi da affrontare saranno grandi, anche alimentari, basti pensare che tra Russia e Ucraina c’è il granaio del mondo. Noi abbiamo oltre 10 milioni di poveri, come si fa a cancellare il reddito di cittadinanza per la corsa al riarmo?».

Il problema energetico va affrontato, poi, essendo «ecologisti o per convinzione o per necessità, non c’è una terza via. Basta con le trivellazioni e le centrali a carbone, puntare su nuovi modelli per un’energia pulita che abbatta anche i costi, come le comunità energetiche, delle quali non si parla ma che ci possono permettere, con il fotovoltaico, di essere non solo consumatori ma anche produttori di energia elettrica da fonti rinnovabili. Essere alfieri della riforma ecologista anche a Jesi».

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Collegamento finale con Alfonso Pecoraro Scanio, già presidente della Federazione dei Verdi e ministro nei governi Amato e Prodi, il quale si è augurato che Conte possa ritornare alla guida del Paese in un’alleanza ecologista e progressista.

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