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Cronaca

JESI Coronavirus: studenti linguistico, fermato alla partenza viaggio a Malaga

Il pullman è ripartito vuoto, sospensione «a scopo precauzionale e per evitare la possibilità di contagio» la comunicazione della dirigente 

JESI, 23 febbraio 2020 – Alle 0.15 di stanotte avevano già un piede sul pullman che li avrebbe condotti all’aeroporto di Fiumicino per il volo Ryanair delle 7.20 di questa mattina diretto a Malaga, gli studenti delle classi IIIAL e IICL del Liceo LinguisticoDa Vinci“. Ma quel volo non l’hanno più preso. Non si partiva più per Roma, viaggio di istruzione sospeso, tutti a casa.

È stata una delle prime conseguenze dei provvedimenti straordinari e urgenti sul coronavirus adottati ieri sera dal Consiglio dei Ministri e recepiti immediatamente dalla dirigente Fabiola Fabbri che ha subito informato prima i professori quindi i genitori, i quali avevano accompagnato i figli in partenza, con una comunicazione ufficiale sul registro elettronico.

«A seguito dei numerosi contagi rilevati nella giornata odierna (ieri, ndr) – ha scritto la dirigente – e delle dichiarazioni del Ministro dell’Istruzione, a scopo precauzionale e per evitare la possibilità di contagio, il viaggio per Malaga è sospeso».

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Pochi minuti prima, infatti, il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, aveva diffuso un suo messaggio nel quale si evidenziava come «le misure approvate consentono la sospensione delle uscite didattiche e dei viaggi di istruzione delle scuole, in Italia e all’estero. Una richiesta che ho portato all’attenzione dei colleghi di Governo e che farò in modo di rendere operativa già nelle prossime ore».

«Una precauzione che, a mio avviso, si rende necessaria in questo scenario. Il Governo e le autorità sanitarie stanno facendo un lavoro serio e scrupoloso tenendo conto di un quadro che muta rapidamente».

Studenti ovviamente delusi dall’accavallarsi di tante circostanze preoccupanti che hanno impedito la partenza – ormai problema comune per tutte le scuole – ma consapevoli del delicato momento. I trolley sono stati riposti nelle auto. Non si sa, al momento, quando potranno essere riutilizzati. La Spagna, per ora, è destinata ad attendere.

Pino Nardella

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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