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Cronaca

JESI Covid: accesso disabili, “richiamo” dell’Anffas a supermercati e negozi

Tramite la volontaria Claudia Lancioni, si è fatta parte attiva per informare gli esercizi commerciali cittadini e la Polizia Locale

JESI, 3 giugno 2020 – Accesso negato in negozi e supermercati a persone con disabilità perché accompagnati o senza mascherina. Sono diverse le persone che denunciano di essere state allontanate da attività commerciali nonostante le disposizioni dei Dpcm 26 aprile 2020 all’art. 3 comma 2, e del Dpcm 17 maggio 2020 che consentono l’ingresso senza mascherine e deroghe all’obbligo di distanziamento per persone con disabilità motorie o con disturbi dello spettro autisticodisabilità o problematiche psichiatriche e comportamentali o non autosufficienti con necessità di supporto.

Claudia Lancioni

«Ieri abbiamo fatto una riunione con i familiari delle persone con disabilità perché ad alcuni non è stato permesso di entrare in negozi e supermercati – fa sapere Claudia Lancioni, volontaria Anffas -. Questa mattina ho fatto il giro di tutti i superercati della città – solo uno era a conoscenza della normativa specifica – , dei commercianti di Jesi Centro che hanno informato tutti i soci e ho parlato anche con il comandante della Polizia Locale, Cristian Lupidi, che attenzionerà tutti gli agenti sul rispetto di queste disposizioni».

Fatto grave che molti esercenti non fossero informati, e anche l’associazione Il Mosaico e il Gruppo Solidarietà di Moie hanno denunciato le stesse difficoltà.

«Questo dimostra la scarsa sensibilità verso le persone con disabilità: madre e figlia sono state cacciate da un supermercato, è un episodio che manca proprio di tatto umano  – continua Claudia Lancioni -. Stamperò i decreti per le famiglie che ne hanno bisogno, se altri lo necessitano me lo facciano sapere. Informiamo comunque che nei supermercati della città e nei negozi del centro viene rispettata la normativa che consente di accedere con le deroghe. Confido vivamente che i casi che si sono registrati dovuti a ignoranza delle normative e susseguenti comportamenti censurabili non abbiano più a verificarsi».

L’opera di sensibilizzazione non è rivolto solo agli esercenti commerciali ma anche ai clienti, non informati sulla normativa: «Prima di fare scenate è bene recarsi dal responsabile del negozio e accertarsi della motivazione per cui alecune persone non indossano la mascherina». Tutti i commercianti adesso esporranno i decreti in vetrina.

(e.d.)

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