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Cronaca

JESI Covid, l’appello: no al Pronto soccorso per problematiche minori

Il dirigente medico Sonia Bacelli spiega che per i casi meno gravi ci si può rivolgere ai medici di base o al punto assistenziale di Chiaravalle

JESI, 4 novembre 2020L’ospedale “Carlo Urbani”  è nuovamente in prima linea per contrastare lo stato di emergenza sanitaria Covid-19.

Foto da sinistra: Sonia Bacelli, Marco Candela, Anna Maria Schimizzi

È il dirigente medico Sonia Bacelli a spiegare la delicata fase che si sta vivendo.

«In particolare, in questa fase, il pronto soccorso ha assunto il ruolo chiave di “area filtro” per fare in modo che l’ospedale di Jesi possa continuare a gestire contemporaneamente sia le patologie ordinarie sia le polmoniti da Covid-19». [nk_awb awb_type=”image” awb_image=”272901″ awb_image_size=”full” awb_image_background_size=”contain” awb_image_background_position=”50% 50%” awb_parallax=”scroll” awb_parallax_speed=”0.5″ awb_parallax_mobile=”true” awb_styles=” padding-top: 150px; padding-bottom: 150px;” link=”http://www.caprariauto.it” linkdest=”_blank” awb_class=”caprari”][/nk_awb]

Per poter assicurare a tutti i pazienti l’accesso alle cure in maniera appropriata «è fondamentale anche la collaborazione dei cittadini. Si invitano pertanto gli utenti con problematiche minori (piccoli traumi, ferite superficiali, lombalgie croniche e altre patologie simili) a non accedere al pronto soccorso di Jesi, ma a rivolgersi in prima battuta ai propri medici di medicina generale o, in alternativa, al Pat (Punto assistenziale territoriale) di Chiaravalle con il quale è stato concordato un percorso Covid free di collaborazione e presa in carico».

(e.d.)

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